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Les Království: La diga pseudo-gotica romantica

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L’imponente diga Les Království è stata realizzata dall’architetto Jaroslav Valečka in uno spirito pseudo-gotico romantico e si armonizza con la splendida natura circostante.

La diga Les Království coniuga perfettamente la soluzione tecnica con il lato estetico.

La catastrofica alluvione del luglio 1897, che colpì la valle dell’Elba fino a Pardubice, diede l’impulso per la costruzione di dighe sul corso superiore dell’Elba. Tuttavia, solo con uno specifico atto del 1903 si iniziò una regolamentazione per la costruzione di dighe.

I lavori di progettazione della diga di Les Království iniziarono nel 1903 e la costruzione partì nel 1910.

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Il progetto proveniva dall’ufficio tecnico per il trattamento dei fiumi di Praga, sotto la guida dell’Ingegnere Josef Plicka. L’architetto Jaroslav Valečka progettò la muratura in pietra del magnifico acquedotto. La ditta praghese dell’ingegnere Jaroslav Václav Velflík si occupò della costruzione e la produzione delle strutture in ferro venne affidata a Fanta & Jireš, un’altra impresa di Praga.

A causa dei ritardi causati dalla prima guerra mondiale, la diga non fu messa in funzione fino al 1920, ma la prima volta che la diga incompiuta servì al suo scopo fu nel 1917, quando fu riempita fino al livello degli sfioratori di sicurezza.

Il nome della diga deriva dall’estesa foresta sulla riva sinistra Les Království, ma spesso viene anche chiamata di Bílá Třemešná (dal vicino villaggio) o Těšnovská (ovvero, di Těšnov), da ciò che rimane del villaggio sommerso.

Le caratteristiche della massiccia diga in pietra

La diga è composta da blocchi lavorati di pietra arenaria, famosa per l’elevata durezza, che veniva estratta nelle immediate vicinanze, nella valle di Těšnov.

Il luogo scelto per la diga è geologicamente molto favorevole. Il fondovalle della valle dell’Elba è formato da rocce ignee solide e quasi impermeabili di tipo basaltico. In fondo alla valle, al centro del letto del fiume Elba, questa roccia si trova ad una profondità di soli 7 m.

La diga contiene quasi 95.000 m3 di muratura, è lunga oltre 200 m e larga circa 37 m. Lo spessore della diga decresce man mano che si sale e nella corona, al punto di straripamento raggiunge 7,2 m, mentre al livello della strada è più stretta, 4,2 m. L’altezza del muro della diga dal suolo è di 32,7 m, la profondità è di circa 28 m.

L’area allagata del bacino idrico è di quasi 850 mila m2 e il suo volume di stoccaggio fornisce 2,47 milioni di m3 di acqua, anche se di fatto era stata progettata per contenerne quasi 9,2 milioni di m3 (durante le inondazioni).

All’epoca, Les Království era il più grande bacino idrico della Repubblica Cecoslovacca in termini di quantità di acqua e la diga più lunga in termini di lunghezza.

È una diga ad arco-gravità, ovvero che resiste alla pressione orizzontale dell’acqua grazie al proprio peso e grazie all’unione tra la diga stessa e la roccia di fondazione.

Su entrambi i lati sono presenti porte ad arco in stile romantico pseudo-gotico, con torrette ricoperte di tegole rosse.

La piccola centrale idroelettrica

La costruzione della centrale idroelettrica cominciò circa dieci anni dopo l’inizio della costruzione della diga, principalmente perché non era esplicitamente inclusa nel progetto dell’acquedotto originario.

Sotto la pressione delle fabbriche di Hradec Králové e dell’ufficio del sindaco di Dvůr Králové nad Labem, l’idea di utilizzare la forza dell’acqua contenuta nella diga per generare elettricità iniziò gradualmente a concretizzarsi. L’azienda di František Křižík di Praga-Karlín presentò uno dei primi progetti nell’estate del 1910 ed il 7 ottobre venne approvato.

Purtroppo però, come per la diga, anche la costruzione della centrale ebbe un ritardo a causa della prima guerra mondiale, poiché la forza lavoro era dispersa sui fronti.

Il piano di elettrificazione della Boemia orientale prevedeva una centrale idroelettrica sulla diga nell’autunno del 1916. Nonostante la guerra in corso, il 5 dicembre del 1916, i rappresentanti delle provincie e delle città della Boemia orientale si riunirono a Praga per trovare una soluzione per l’elettrificazione della regione utilizzando l’energia idrica.
Anche in questo caso, la scelta ricadde sul progetto della squadra di Josef Plicky, lo stesso ingengere che si era precedentemente occupato della diga. E l’architettura dell’edificio, così come avvenne per la diga stessa, fu progettata dall’architetto Jaroslav Valečka.

Les Království, sul ponte della diga
Les Království, sul ponte della diga – il copyright di questa foto ci appartiene

La centrale idroelettrica ​​vide la luce solamente dopo la caduta della monarchia asburgica e la costituzione della Repubblica Cecoslovacca. L’immobile venne consegnato nel maggio del 1922, con quasi un anno di ritardo rispetto alla data fissata (luglio 1921). Iniziò ad operare nel marzo 1923.

L’edificio della piccola centrale è situato sulla sponda destra sotto la diga e ricorda un piccolo castello in pietra con una torre dominante merlata. Inizialmente la centrale aveva due turbine Francis orizzontali con doppia caldaia, della ditta Českomoravská Kolben di Praga Vysočany. Nel 2005 le turbine sono state sostituite da un tipo più moderno a causa di frequenti guasti e la potenza attuale della centrale è di 2 x 1105 MW.

Les Království oggi

Dal 1964 la diga è protetta come monumento tecnico ed il 1 luglio del 2010 è stata dichiarata monumento culturale nazionale.

Allo stato attuale, la diga è considerata come staticamente sicura dagli esperti.
L’unico problema presente è dato da uno strato di fango di ben 6 m sul fondale. Ciò è dovuto ai detriti e sedimenti che vengono portati a valle dall’Elba dai monti Krkonoše (i Monti dei Giganti). Questo riduce lo spazio di deposito dell’acqua, ma non compromette la corretta funzionalità della diga.

Si può visitare la diga gratuitamente in ogni periodo dell’anno. Sul sito ufficiale si trova una miriade di informazioni ed approfondimenti, sia storici, che tecnici, oltre ad una live webcam. In uno degli ex edifici della diga è stata allestita una mostra che ripercorre la storia dell’area e della diga fino ai giorni nostri. Da questo edificio poi si sale una scala a chiocciola fino alla torre di avvistamento, da cui si ha una vista grandiosa su tutta la zona circostante. La mostra e l’edificio sono aperti solamente durante i mesi di luglio e agosto, dal giovedì alla domenica e se volete visitarli dovete prenotarvi online.

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Marci Muchomůrka
Marci Muchomůrka
La papessa | Ameba cittadina del mondo. Proviene dalla città eterna ma sogna di stabilirsi in Kyrgyzstan per aprire un import-export di olivello spinoso. Prima di trapiantarsi a Praga ha fatto l'interrail dei luoghi più piovosi d'Europa, che comincia in Irlanda, passa dai Carpazi e finisce a Udine. Nel frattempo, per Italia Praga One Way scrive di temi e luoghi che non interessano a nessuno, ricevendone come guiderdone 1L di succo di zenzero e curcuma ogni mese.
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