Da questa sera sono vietati su tutto il territorio ceco gli eventi sportivi, culturali, religiosi e artistici che prevedono la partecipazione di oltre 100 persone. Tutte le scuole, primarie, secondarie e università saranno chiuse. Lo ha comunicato il Primo Ministro Andrej Babiš. Le decisioni sono valide a tempo indeterminato.
“A causa dell’evoluzione della diffusione del Coronavirus in Europa, abbiamo deciso di prendere misure straordinarie. Con effetto dal 10 marzo alle 18:00, sono vietate le rappresentazioni teatrali, musicali, cinematografiche e sportive, religiose e artistiche che prevedono la partecipazione di oltre 100 persone”, ha detto Babiš in conferenza stampa. La misura interessa solo eventi una tantum.
La misura non sarà valida per tribunali, organi di amministrazione statale o le camere del parlamento. “Il governo comunque auspica che le persone continuino a lavorare in modo che l’economia rimanga in movimento”, ha detto Babis.
Il ministro della Sanità Adam Vojtěch ha aggiunto che “la situazione epidemiologica non si sta sviluppando in modo positivo” ed ha aggiunto che “Slovacchia e Israele hanno preso decisioni simili”. “Tutti devono essere coinvolti, è responsabilità di ognuno cercare di contenere il contagio”, ha aggiunto il ministro.
Il governo sta inoltre cercando di aumentare il numero di laboratori in cui sarà possibile condurre test sul coronavirus e prevede inoltre di acquistare circa 100.000 tamponi.
Contagio probabilmente fuori controllo
Il viceministro della Sanità Roman Prymula ieri sera ha spiegato che il contagio molto probabilmente non può più essere fermato e dunque è “necessario rallentarlo in maniera da non avere un sovraccarico delle strutture sanitarie“.
A questo proposito Prymula ha annunciato il contagio di un tassista di Praga, aggiungendo che “non è chiaro come il tassista abbia contratto il virus, dato che non è connesso a nessuno dei ceppi finora rilevati” e dunque si tratta di un “punto di svolta” poiché la diffusione del virus non è più chiaramente tracciabile.
Nella giornata di ieri sono state vietate le visite alle case di riposo e ai reparti ospedalieri ad eccezione del reparto per bambini o maternità. Sono stati introdotti anche controlli a campione ai valichi di frontiera con Austria e Germania.
Nel paese sono stati segnalati, da domenica primo marzo, 42 casi di Coronavirus.
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