La musica, le tradizioni e la cucina sarda protagonisti ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC) con “Boches a beatbox”.
Si tratta di un progetto che unisce il tradizionale canto a tenore della Sardegna, curato dai Tenore San Gavino di Oniferi, con Francesco, Giovanni e Carmelo Parisi, rispettivamente boche, contra e mesu boche, e il bassu di Giuseppe Brau, con le forme musicali innovative e sperimentali dell’armonica beatbox di Moses Concas.
Concas è un musicista sardo trapiantato a Londra, interprete di musica internazionale e world music con sapienti incursioni nel folklore, nonché appassionato ricercatore delle sonorità più arcaiche della Sardegna.
“Boches a beatbox” nasce su iniziativa dell’Associazione Culturale “L’Intermezzo” di Nuoro a seguito della partecipazione al bando indetto dalla Regione Autonoma della Sardegna, “Identity Lab”. La gara ha come obiettivo la realizzazione di progetti innovativi che valorizzino i beni culturali regionali, ne rafforzino la fruibilità e portino ad un incremento delle attività economiche ad essi collegate.
Nello specifico “Boches a beatbox” mira ad esportare alcune espressioni identitarie della Sardegna e, al contempo, a costituire un legame e un confronto tra l’isola e altre nazioni avviando un dialogo con culture “altre” alla ricerca di analogie, scambi e reciproco accrescimento.
Come ha sottolineato nel suo discorso di saluto la nuova Direttrice Alberta Lai, insediatasi al vertice dell’IIC di Praga il 26 agosto scorso dopo aver guidato per quattro anni l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago, “lo spettacolo ‘Boches a beatbox’ coniuga felicemente la millenaria tradizione musicale della Sardegna con la versatilità e l’originalità del giovane musicista sardo Moses Concas”.
Il canto a tenore, infatti, è uno stile di canto corale sardo di grande importanza in quanto espressione sociale del mondo agro-pastorale. Nel corso della conferenza di apertura, tenutasi nei suggestivi spazi della Cappella barocca dell’Istituto piena in ogni ordine di posto, è stato inoltre rimarcato che per la sua unicità e per la sua bellezza nel 2005 il canto a tenore ha ricevuto dall’UNESCO il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità.L’evento è stato organizzato dall’agenzia di viaggio Sardegna Travel con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga e il sostegno, tra gli altri, dell’Unione Europea, della Regione Autonoma della Sardegna e della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca.
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