Ma pensa, quando ci portavano le gite con la scuola mi sembravano brutte e noiose, invece questo castello è proprio bello.
Anonima
Così disse una mia amica di Ústí nad Labem quando mi porto a vedere il castello di Střekov. Un castello medievale un po’ diroccato, che domina la città, grigio e maestoso. Indiscutibilmente molto bello, degno di comparire in un booklet dei Cradle of Filth, tuttavia non una grande attrazione turistica a causa della location e del fatto di essere, appunto, diroccato e non proprio abitabile.
La location appunto. Ústí nad Labem è, assieme a Děčín, l’ultima città nel nord-ovest della Repubblica Ceca prima del confine tedesco, dista circa mezz’ora da Dresda. Una città industriale, mineraria, capoluogo della regione col più alto tasso di disoccupazione della Repubblica Ceca.
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Insomma, un luogo che, come Zlín, ha tutte le carte in regola per essere orrendo. Ma per una serie di circostanze ha un fascino molto particolare.
Non è però, in questo caso, una questione di genio urbanistico a rendere la città affascinante. Ústí nad Labem infatti è incastrata in una gola dell’Elba – il nome della città (Außig an der Elbe in tedesco) significa letteralmente “Bocche sull’Elba” – che il fiume ha scavato attraverso alle Krušné Hory (Monti metalliferi).
Sostanzialmente, l’asperità della natura si completa e compenetra con le architetture, con i ponti di acciaio e il fumo delle fabbriche (e le stesse fabbriche). Il risultato è un panorama grigio e arido (emotivamente), con il grande fiume che vi scorre al centro. Tant’è che, sebbene la città in sé non abbia molto da offrire, esclusa, forse, una delle poche torri pendenti della Repubbblica Ceca, ad affascinare è il panorama che si vede dalle rive del fiume e i ponti. Uno in particolare, il nuovo Marianský Most, ha vinto, nel 1999, il premio European Steel Design Awards dell’Associazione europea delle strutture in acciaio (ECCS).
Sito: www.usti-nad-labem.cz/