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Italia protagonista alla 74° edizione del festival internazionale “Primavera di Praga” (Pražské jaro) con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano.
Sia l’orchestra che il direttore sono stati salutati da lunghi applausi e ripetute standing ovation nella suggestiva cornice del teatro liberty “Obecní Dům”, tutto esaurito per l’occasione.
L’Orchestra, che si era già esibita al festival nel 2015, è ritornata venerdì scorso in una delle capitali mondiali della musica nell’ambito del Tour europeo 2019 interpretando “Una notte sul Monte Calvo” di Modest Petrovič Mussorgskij, il “Concerto n. 1 per violino e orchestra” di Béla Bartók, “Shahrazad op. 35” di Nikolaj Rimskij-Korsakov.
Tra i numerosi bis: L’adagio della “Sinfonia n. 9 dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvorak e il finale della Danza delle ore della “Gioconda” di Amilcare Ponchielli. “Un trionfo della musica e del bello in generale”, ha commentato l’Ambasciatore Francesco Saverio Nisio al termine del concerto.
La Primavera di Praga è il più importante festival musicale della Repubblica Ceca e nella sua lunga storia ha visto calcare le proprie scene da personalità del calibro di Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini, Leonard Bernstein, Pierre Boulez, Hans Werner Henze, Claudio Abbado, Adrian Boult, Herbert von Karajan e Lorin Maazel, tra i soli pianisti e direttori d’orchestra. Il concerto si è tenuto con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Praga e dell’Istituto Italiano di Cultura e col sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
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