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Comunicato IIC: mostra “Buratto, fili e bastoni”

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In mostra a Praga marionette, burattini e pupi della tradizione italiana, dalla collezione storica Zanella/Pasqualini 

Praga, 21 maggio 2025. Sono oltre 250 i burattini, le marionette e i pupi che da oggi fino al 9 luglio “alloggeranno” nella Cappella barocca e nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC), provenienti da una delle principali raccolte mondiali di marionette e burattini: la collezione Zanella/Pasqualini – Museo di Budrio (Bologna), che conserva più di 35.000 pezzi unici da tutto il mondo. In esposizione a Praga sono presenti non solo marionette, burattini e pupi delle più importanti famiglie di burattinai italiane, ma anche scenografie, preziosi teatrini – tra cui un esemplare del XVIII secolo – case giocattolo, manifesti ed oggetti di scena.

Il percorso espositivo, presentato in un suggestivo allestimento che trasforma la Cappella Barocca dell’Istituto in un “multisala” con sette teatrini, ripercorre oltre quattro secoli di storia del teatro di figura italiano, con pezzi unici e di particolare significato: dal Carlo Magno marionetta di Pietro Datelin del 1587, all’Amleto di Pietro Resoniero del 1667 e all’Arlecchino di Labia, usato da Goldoni; dal burattino ottocentesco di Augusto Galli, raffigurante Garibaldi, all’Orlando di Sebastiano Zappalà ed altri illustri pupi della scuola di Napoli, Catania, Palermo e Messina. Sono inoltre presenti, fra le altre, le grandi dinastie italiane di burattinai: i ferraresi/torinesi Lupi, i milanesi Colla, i veneziani Labia e Zane, il piemontese Rame, i bolognesi Cuccoli, Mandrioli e Frabboni, i Ghislandi di Bergamo, i modenesi Preti, i parmensi Ferrari, e i mantovani Sarzi, con un burattino – autoritratto appartenuto a Maria Signorelli, la fondatrice del DAMS, fino ad arrivare alle creazioni in carta pesta di Vittorio Zanella del Teatrino dell’ES. In omaggio alla tradizione ceca, un teatrino è dedicato alla scuola di marionette di Skupa, con alcuni pezzi risalenti al periodo tra le due guerre mondiali.

L’esposizione, organizzata dall’IIC e dal Teatrino dell’Es, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Praga, vuole narrare le trasformazioni, la ricchezza e le tradizioni di un’arte – quella del Teatro di figura Italiano – che ha accompagnato e affascinato intere generazioni e che, reinventandosi, è ancora oggi un potente simbolo di creatività e tradizione. Non a caso, l’Opera dei Pupi è stata iscritta nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che celebra il valore universale di questa tradizione e la sua capacità di continuare a emozionare e a mantenere vive storie millenarie. Dalle marionette ai burattini, passando per i celebri pupi, queste figure si presentano oggi non solo come specchi complessi, a volte grotteschi, dell’umano o come semplici strumenti di svago, ma anche come creazioni di alto artigianato e ingegno, vere e proprie opere d’arte fatte di una pregevole mescolanza di scultura, pittura, sartoria e brillante architettura.

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Come ha sottolineato la direttrice dell’IIC, Marialuisa Pappalardo: “Buratto, fili e bastoni è una mostra che abbiamo pensato per gli spazi del nostro Istituto e che abbiamo voluto qui a Praga, in Repubblica Ceca, il paese in cui ha sede l’UNIMA – l’Unione Internazionale delle Marionette e in cui il teatro delle marionette da sempre propone spettacoli di grande raffinatezza e profondità. Potremmo dire che, con il teatro di figura, parliamo con i cechi la stessa lingua, avendo maturato nei secoli una sensibilità comune nel leggere oltre le risate, le ‘legnate’ e gli scherzi; a guardare oltre, per riflettere sulla contemporaneità”.

In occasione del vernissage della mostra, tenutosi alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Ceca Mauro Marsili, i numerosi ospiti hanno avuto l’opportunità di assistere allo spettacolo “Mi rendo conto” del Teatrino dell’ES, con burattini, marionette a filo e pupazzi della tradizione animati da Vittorio Zanella, in un viaggio nel tempo, dalla Commedia dell’Arte alla sperimentazione del Teatro di Figura del XX secolo. Lo spettacolo, dedicato al maestro burattinaio Otello Sarzi Madidini, è stato organizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con ATER Fondazione – Circuito Teatri Emilia-Romagna.

La mostra è ad ingresso libero ed è aperta dal martedì al sabato, dalle ore 11 alle 19.

Il Teatrino dell’Es è una compagnia teatrale di burattini, marionette ed ombre fondata nel 1982 da Vittorio Zanella, poi affiancato dalla moglie Rita Pasqualini; ha sede a Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna, e si occupa della realizzazione di spettacoli, laboratori, animazioni, corsi di formazione professionale e mostre. Il Teatrino è  anche una importante biblioteca e centro documentazione sul teatro di figura, grazie ad una ricchissima collezione museale di burattini, marionette, pupi, ombre, teatrini giocattolo, materiale scenografico e cartaceo di circa 7000 pezzi e 33.000 documenti cartacei, con oltre 7000 libri sull’argomento.

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Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
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