Il monumento di Dýmová hora (la montagna di fumo) a Praga 10 ricorda la ex comunità locale di persone senzatetto.
Il monumento chiamato “Dýmová hora” è stato creato il 4 giugno 2019 dall’artista ceco Epos 257 nelle immediate vicinanze di una zona in cui i senzatetto erano soliti accamparsi.
Nel 2017 il comune di Praga 10 approvò progetti di costruzione in vari lotti dei quartieri Malešice e Třebešín. Uno di questi comprendeva il parco vicino alla ferrovia in via Zvěřinova, dove all’epoca esisteva una colonia di senzatetto. Fu così che chi abitava lì dovette sloggiare e muoversi altrove.
L’opera ha la forma di una grande pietra, sulla quale è stata incisa una scritta in color rame dall’ex scalpellino Marcel, uno dei senzatetto che vivevano proprio a Dýmová hora.
L’inserzione recita: DÝMOVÁ HORA, BYLI JSME TADY, ŽILI JSME TADY, UŽ TU NEJSME, SBOHEM (la montagna del fumo, siamo stati qui, abbiamo vissuto qui, non siamo più qui, arrivederci).
Il materiale che colora l’incisione si riferisce all’origine del nome “la montagna di fumo”, ovvero quel fumo che derivava dalla combustione dei cavi di rame trovati o rubati durante le incursioni cittadine dei senzatetto.
Epos 257 è un artista visivo ceco, la cui identità rimane sconosciuta. Lavora con l’ambiente urbano e l’iconografia della città. Con la sua arte provocatoria si rivolge a temi sociali delicati, toccando ripetutamente il tema dello spazio pubblico.
Lo stesso autore afferma di essere stato incoraggiato a realizzare il progetto dal suo fascino per le periferie e dal suo conseguente viverle. Successivamente, l’interesse dell’artista si è spostato sulle persone che abitano le periferie e i luoghi geograficamente e socialmente ai margini.
Il progetto Dýmová hora
Conseguentemente alla creazione del monumento, Dýmová hora è diventata un progetto più ampio atto ad evidenziare e a portare all’opinione pubblica il tema e problema dei senzatetto.
Ciò include mostre, conferenze, un film e un libro (entrambi in corso di pubblicazione).
La mostra venne allestita nel Muzeum hlavního města Prahy (il museo di Praga capitale) nel 2019, e nel Múzeu mesta Bratislavy (il museo di Bratislava) nel 2020. In esibizione vi era una vasta collezione di oggetti che Epos 257 aveva raggruppato durante gli anni in cui ha mappato la comunità defunta. Questi oggetti offrivano ai visitatori uno spaccato sulle condizioni di vita delle persone senza dimora. In aggiunta, le storie dei senzatetto erano integrate da registrazioni audio di interviste e da leggende e miti che l’artista ha raccolto nell’arco di 5 anni. Come riporta il sito ufficiale del progetto, le interviste sono disponibili su Soundcloud (in ceco).
Il libro presenterà la trascrizione delle interviste sopra menzionate ed includerà una mappa dettagliata con la topografia dell’area dell’ex insediamento dei senzatetto.
Il libro, ed il progetto nella sua interezza, fornisce una panoramica sul mondo, spesso nascosto, dei senzatetto. Allo stesso tempo esso mira ad aprire una discussione più ampia sul tema dell’esclusione sociale e della gentrificazione e su come aiutare le persone in difficoltà.
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