Una quattro giorni di studi, arte e spettacolo dedicata all’esoterismo e al fantastico nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia inizia domani a Praga.
La personale dell’artista Enrico Magnani, “Magnum Opus”, inaugura oggi all’Istituto Italiano di Cultura di Praga una quattro giorni di studi, arte e spettacolo dedicata all’influenza dell’esoterismo, dell’occultismo e del fantastico sulla letteratura italiana di fine XIX e inizio XX secolo. Magnani presenterà una selezione di opere in cui ricorrono i temi centrali della sua ricerca: le antiche tradizioni spirituali dell’umanità, dall’alchimia al taoismo, dall’archetipo primitivo alla mitologia greca.
La mostra si inserisce nelle attività del convegno internazionale “Esoterismo, occultismo e fantastico nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”, che dal 13 al 15 aprile vedrà la partecipazione di oltre cinquanta studiosi, europei e statunitensi, giunti all’IIC di Praga per confrontarsi sugli esiti narrativi della “crisi della razionalità” e sui legami che uniscono la letteratura all’esoterismo, allo spiritismo e alle cosiddette “scienze occulte”, legame che in Italia si protrae ben oltre il contesto delle avanguardie storiche. In particolare il rapporto tra letteratura ed esoterismo, negli ultimi anni è stato affrontato da studi che hanno mostrato come questo fenomeno sia tutt’altro che marginale per una comprensione più profonda delle correnti e dei movimenti letterari, nonché delle opere di numerosi autori.
La perdita delle vecchie certezze è accompagnata in campo letterario dal crepuscolo di alcuni generi e dal nascere di nuovi, in particolare del racconto fantastico, mentre il declino di un mondo unitario va di pari passo con il sorgere di nuove domande circa l’identità dell’individuo. Il progresso delle scienze riabilitato dall’avanguardia italiana non implicherà il venir meno dell’interesse per l’esoterico e il trascendente, per il conscio e l’inconscio umano, per il sogno e l’onirico.
La conferenza sarà aperta dai professori Simona Cigliana (Università La Sapienza di Roma) e Antonio Saccone (Università Federico II di Napoli), mentre l’intervento conclusivo sarà tenuto dal professor Marco Pasi dell’Università di Amsterdam. Tra i coordinatori sarà presente il professor Jiri Pelán, Direttore del Dipartimento di Italianistica della facoltà di Filosofia dell’Università Karlová di Praga. Il 13 aprile Paolo Puppa presenterà nella Cappella dell’Istituto il recital “Famiglie disturbate”, due monologhi tratti dalla raccolta “Cronache venete” con i quali l’autore porta alla luce il disagio di vivere, tra depressione, solitudine e una violenza non sempre confinata nella sfera dell’immaginario. Il ciclo di eventi è organizzato dal Dipartimento di Italianistica dell’Istituto di studi romanzi dell’Università Karlová di Praga, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.
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