E quando dico cechi intendo scritti in ceco. Quindi non lamentiamoci se mancano i libri di Kafka (che era ceco ma scriveva in tedesco) o di Meyrink (che era ebreo e scriveva in tedesco). Libri cechi, in 6 anni di università, ne ho letti in lungo e in largo, e siamo abbastanza consci del fatto che ridurre tutto a soli dieci libri sia riduttivo. Ad ogni modo da qualche parte, se volete entrare nella letteratura ceca, bisogna cominciare. Eccoli qui:
2. Jaroslav Hašek – Il buon soldato Švejk
Ripreso da Bertold Brecht, Il buon soldato Švejk nella sua accezione originale è un libro profondamente diverso. 800 pagine di pura anarchia (Hašek era anarchico). Estremamente volgare e permeato di prese in giro ai dominatori austriaci, agli altezzosi ungheresi e ai cechi stessi. Questo libro sta ai cechi come i film di Fantozzi stanno a noi. La prima traduzione italiana, del 1957, può essere definita senza tema di smentite ignobile. Fortunatamente, è stato ritradotto da poco.