Detta anche “dito di Jakeš” o “il missile” o più semplicemente “il ripetitore” (Vysílač). Per molti un punto di orientamento visibile praticamente da qualsiasi parte di Praga. Considerata da molti un simbolo dell’era socialista, la torre di Žižkov è stata inaugurata solo dopo la Rivoluzione di velluto il 17 febbraio 1992.
Inaugurata dopo la fine del socialismo, lo abbiamo detto e lo ribadiamo. La torre di Žižkov però rientra a pieno titolo nel novero La sua costruzione, durata più di sette anni, è stata infatti avviata nel 1985.
Dopo il 1989, in maniera abbastanza prevedibile, il suo destino è stato incerto. Alcuni avevano paura di radiazioni e onde elettromagnetiche, altri semplicemente la trovavano brutta. Furono presentati progetti, nel 1990, per demolire la torre ancora incompiuta e utilizzarla per costruire il tunnel di Strahov (usando i tubi della torre come rivestimenti delle gallerie). Ma rimasero progetti, e il Vysílač fu terminato nel 1992.
Václav Aulický, l’architetto della torre, parlando delle critiche alla sua opera, ha detto in un’intervista che il suo obiettivo era quello di essere originale. “La situazione era controversa, si temeva che la costruzione avrebbe avuto un impatto negativo sulla skyline di Praga. Si trattava di scegliere se fare una torre monoblocco, enorme e larga, o se farla di più parti sottili. Ho scelto la seconda possibilità”.
Per costruire la torre furono necessarie 12.000 tonnellate di cemento e acciaio. Il progettista e ingegnere strutturale Jiři Kozák per la Torre aveva inventato e brevettato un metodo di costruzione composita del cemento armato.
DATI
altezza della torre: 216 m
altezza della piattaforma di osservazione: 93 m
numero di impianti di risalita: 2 per il pubblico, 1 per i dipendenti (max. velocità 4 m/s)
numero di gradini: 736
La torre di Žižkov, tuttavia, è ben lungi dall’essere nello stato in cui nel febbraio 1992. Nel corso del quarto di secolo di attività, ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni. Primo fra tutti, i bambini. Il lavoro dell’architetto David Černý, intitolato Babies Babies, apparsi nel 2000, fu presentato prima come installazione temporanea, poi permanente.
Oltre a questo, l’impianto di illuminazione esterna a tre colori, aggiunto nel 2006. Venendo all’offerta, più o meno turistica, del Vysílač: pagando l’ingresso (230 Kč/9€, non una bazzecola in termini cechi) è possibile raggiungere le cabine con punti di osservazione panoramica. Poi c’è il ristorante e una camera di albergo unica nel suo genere. Si trova nell’ultima sfera, in cima alla torre, sopra di essa solo l’antenna. Unico problema: 15.000 corone a notte.
Dal 1992, in ogni caso, il “pirullone” (come lo chiamo io) è rimasto dov’è e ha continuato a suscitare giudizi contrastanti, o meglio, opposti. La torre non conosce vie di mezzo, o si ama o si odia. Così, se da un lato è stata votata come squarto edificio più brutto al mondo dalla CNN, in un servizio del 2012, su Trip Advisor si classifica come 33ma migliore attrattiva della capitale ceca – e va detto che è l’unica struttura costruita nel XX secolo ad apparire nella classifica assieme a Veletžní palác. Ed è il monumento di Praga più fotografato su Instagram.
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