Vila Löw-Beer è una villa in stile Art nouveau costruita tra il 1903 e il 1904 su progetto dell’architetto Alexander von Neumann per l’industriale Moritz Fuhrmann.
Dopo la morte di Fuhrmann nel 1913, la villa fu acquistata dall’imprenditore tessile Alfred Löw-Beer, da cui oggi prende il nome. La famiglia Löw-Beer visse nella vila fino al 1939, quando dovette emigrare per scappare alle reappresaglie naziste.
La villa e il giardino annesso furono costruiti in stile Art Nouveau, tipico degli anni a cavallo tra fine 800 ed inizi 900. La facciata presenta decorazioni in stucco con elementi ornamentali e floreali, che si ritrovano anche sulle piastrelle di ceramica e sulle ringhiere in ghisa delle scale.
Gli stessi motivi naturali e vegetali sono ripetuti anche negli interni e le pareti e i soffitti sono decorati con dettagli raffinati. Le camere sono luminose e contrastano piacevolmente con gli elementi in legno scuro.
Negli anni 30 Alfred Löw-Beer volle ricostruire la villa e il progetto fu redatto dall’architetto viennese Rudolf Baumfeld. La modifica più rilevante coinvolse il salone centrale, a cui furono dati nuovi interni, una scala in legno e un’illuminazione superiore.
Nel 1950 la villa divenne monumento culturale protetto, grazie alle strutture originali conservate. Ma senza finanziamenti e senza manutenzione, cadde in uno stato di semi abbandono.
I restauri e Vila Löw-Beer oggi
Finalmente, nel 2013 si procedette ad un sostanziale restauro in cui si ripararono, come prima cosa, il tetto, i soffitti e il lucernario, che venne completamente ricostruito. Si installò un nuovo sistema di riscaldamento centralizzato, si rifecero le fognature e l’impianto elettrico e si aggiunse un ascensore per permettere l’accesso ai disabili (la villa è priva di barriere architettoniche).
Si recuperarono non solo gli esterni, ma anche gli interni: porte e finestre, stucchi e piastrelle, ringhiere ed inferriate, scale in legno e in pietra.
Congiuntamente alla villa, furono oggetto della ricostruzione anche il giardino e la casetta presente in esso, detta “Dogana” (Celnice), che versava in pessime condizioni. La casetta ha avuto differenti usi nell’arco della sua storia, e nel 900 costituiva la dimora dell’amministratore di Vila Löw-Beer. Tuttavia, essa non è inclusa nella protezione di monumento culturale.
Oggi è possibile notare la grande facciata color salmone della villa passando in via Drobného. Per i più curiosi ed acculturati, la villa è aperta alle visite dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Al suo interno si ammirano decori Art Nouveau ed una mostra permanente sulla borghesia e sull’industria tessile di Brno. La visita non richiede l’accompagnamento, ma ogni ora viene data una breve introduzione sulla storia, sull’architettura e sui proprietari della villa.
Con questo link si accede ad una passeggiata virtuale, che illustra parti della villa e del giardino. Sul sito ufficiale sono presenti tantissime informazioni utili, sia sulla storia della villa e dei Löw-Beer, sia sulle esposizioni e le modalità di visita.
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