La centrale idroelettrica Hučák è una piccola gemma Art Nouveau a Hradec Králové.
La piccola centrale idroelettrica Hučák è una delle tante rappresentazioni dell’Art Nouveau nella Repubblica Ceca. La storia di questa centrale sull’Elba risale al 1907, quando i politici locali decisero di proteggere la città e i suoi abitanti dalle frequenti inondazioni.
Entrambi i fiumi Elba e Orlice avevano livelli e flussi d’acqua che cambiavano continuamente, quindi si pensò di progettare un sistema di sbarramenti mobili e ribaltabili.
Il progetto fu preparato dal professore Karel Novák, che era l’allora direttore delle Compagnie Elettriche di Praga. Novák decise che non si potesse fare a meno di una riserva di vapore per coprire i consumi in periodi di acque grandi o, viceversa, di portate minime.
Nella primavera del 1909 iniziarono i lavori. Come prima cosa si distrusse la vecchia diga di Hučák (da cui la centrale prende il nome), dove passava l’acquedotto e si costruirono un ponte in cemento e una stazione per le turbine. Alla fine del 1911 tutto era completato e agli inizi del 1912 la centrale iniziò a fornire elettricità alla cittadina.
Si narra che il 12 febbraio 1910, dopo le 14, avvenne il collegamento dell’impianto alle stazioni di trasformazione e alle reti in cavo della città. E quella stessa sera si accesero le lampade ad arco di František Křižík nella Piazza Grande (Velké náměstí) di Hradec Králové.
Durante gli anni successivi non mancarono lavori di ampliamento ed ammodernamento, che si protrassero fino al 1930. I motivi di queste modifiche erano legati a perdite per il malfunzionamento della turbina, alle condizioni fatiscenti degli edifici e a diverse altre carenze strutturali.
L’intonaco e le decorazioni originarie dei primi del 900 dovettero essere rimossi. Fortunatamente, tutti gli ornamenti, i fregi e i colori erano stati accuratamente documentati precedentemente e la restaurazione fu fedele. La stessa cura si usò durante la riparazione del ponte, su cui si installarono repliche dei lampioni, realizzate secondo la documentazione del progetto originale. La delicata ricostruzione della centrale e del ponte avvenne sotto la supervisione professionale del personale addetto alla cura dei monumenti.
Architettura della centrale
L’edificio in stile Art Nouveau fu progettato dall’architetto František Sander. La costruzione del ponte in cemento fu eseguita da Sander insieme all’ingegnere František Jirásek.
La muratura grigia, l’intonaco plastico e la pietra arenaria hanno conferito agli edifici un carattere distintivo. La pianta della centrale idroelettrica Hučák è a forma di L. Il lato più corto è adiacente alla diga e ha un edificio a torre. Il frontone di questa torre porta un orologio e lo stemma di Hradec Králové realizzato in gesso.
La zona centrale dell’ala trasversale è la sala macchine con le turbine idrauliche originali prodotte dalla Českomoravská-Kolben, di Praga Vysočany. L’ala lungo il fiume Elba, lunga 160m è divisa in due coppie di sale con tetti semicircolari vetrati. Al piano terra sono presenti i trasformatori, le officine, gli uffici e quello che oggi è il centro per i turisti.
Il ponte della centrale, che passa sul fiume Elba ha 3 campate: due di 18 m ed una di 15 m, a cui è collegata l’ala dell’impianto che ospita le turbine idrauliche Francis. Sui pilastri del ponte sono presenti alcuni chioschi, sempre in stile Art Nouveau, che contengono i dispositivi di controllo della diga, e i lampioni per l’illuminazione pubblica. La larghezza del ponte è di 5 m, la lunghezza di 57 m.
La centrale elettrica dell’Elba è ora di proprietà della compagnia semistatale ČEZ (equivalente ceco dell’ENEL). Rimane comunque un monumento culturale protetto e costituisce una parte importante della zona monumentale della città di Hradec Králové.
Per maggiori dettagli tecnici potete dare uno sguardo alla pagina ufficiale.
Il centro informazioni offre visite guidate gratis tutti i giorni feriali alle 14:00 e il weekend sia alle 10:00, che alle 14:00. I tour sono in ceco, ma vengono offerti alcuni opuscoli in inglese.
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