Recenti analisi rivelano che il caro prezzi sugli alimenti sta crescendo a una velocità notevole rispetto al resto dell’Unione Europea.
Un report di ČT24 ha messo alla luce l’aumento del costo dei beni di consumo in Repubblica Ceca rispetto all’ultimo anno. Secondo lo studio, durante l’emergenza coronavirus il caro prezzi ha riguardato in particolare la vendita di klobásy, carne di maiale, verdura, frutta e farina. Già a maggio, i prezzi si erano gonfiati del 2,9% rispetto all’anno precedente.
Il mese scorso le bevande analcoliche e il cibo hanno subito un aumento del 6,3% rispetto al 2019. Secondo ČT24 si è trattato comunque di un rincaro più lento rispetto a quello di aprile, che si è aggirato attorno al 7,8%.
Secondo un’analisi dei prezzi di prodotti simili all’interno della stessa catena di supermercati, sembrerebbe che il costo del cibo in Repubblica Ceca oggi si possa paragonare a quello del Belgio, uno dei paesi più cari dell’Unione Europea.
La vera differenza sta nel fatto che lo stipendio medio ceco si aggira sulle 34.000 corone, mentre in Belgio vengono sfiorate le 88.000 corone mensili.
Per i consumatori di alimenti biologici, la questione caro prezzi è particolarmente scomoda. Infatti, secondo un report di Seznam Zpravy, se in nazioni come Austria e Germania i prodotti di questo tipo costano il 30% in più rispetto a quelli non-organici, per chi vive nella ČR il supplemento è ancora più alto.
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