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Elezioni ceche 2021: cosa è successo?

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Un finale al fotofinish degno della serie A slovena. Solo quattro soggetti alla camera dei deputati (ma in realtà 7 partiti). Babiš che arriva secondo. La sinistra storica fuori dal parlamento. Insomma, cosa è successo alle elezioni ceche 2021.

I freddi numeri delle elezioni ceche 2021 dicono quanto segue:

Spolu 27,7% – 71 cadreghe
Ano 27,1% – 72 cadreghe
Pirstan 15,6% – 37 cadreghe
Spd 9,6% – 20 cadreghe

Affluenza al 65,5 per cento, la più alta dal 1998. Andiamo ora nel dettaglio.

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Vittoria della democrazia

Non lo dico io, lo dice chiunque. Queste elezioni sono state una battaglia tra chi stava con Babiš e chi gli andava contro. Visto e considerato che Babiš aveva più volte lasciato intendere che il Senato è inutile e che alla Camera ci sono troppi deputati (200 eh, mica 630 come da noi), tutti hanno pensato che Babiš, ottenendo ancora maggior potere, avrebbe tentato un’Orbánata (1) e avrebbe tentato di fare della Repubblica ceca un’altra Ungheria.

Chi era dalla sua parte? Čssd e Ksčm, che erano stati con lui finora. Přísáha, che probabilmente era stata creata solo per avere un’alternativa in più. Ed Spd, che è populista quanto Ano. È andata a finire che solo quest’ultima è arrivata in parlamento, e una coalizione Ano-Spd avrebbe solo 92 deputati.

Stavolta il marketing ha cannato

Due cose Babiš e il suo mastodontico apparato di marketingpropaganda hanno sbagliato. In primis ha cantato vittoria troppo presto con la gestione del Covid nella primavera 2020. E poi in autunno si è fatto trovare totalmente impreparato alla seconda ondata e ha gestito la pandemia a vista, gettando aiuti a pioggia che sono andati per larga parte dalle casse dello Stato a quelle dell’Agrofert (2).

Il secondo errore della marketingpropaganda è stato discreditare solo i Pirati. Certo, in questo paese è sufficiente dire che un partito è di sinistra e la gente non lo vota. È un po’ come gli anticlericali in Italia: “quelli avevano l’inquisizione, diamogli un dito e la istituiscono di nuovo (e dopotutto i dominicani ci sono ancora)”. In effetti ha funzionato, la coalizione PirStan è rimasta ferma al 15% e in particolare i Pirati ne sono usciti male (4 seggi su 37 conquistati dalla coalizione). Il problema è che le coalizioni contro Babiš erano due.

La banda del buco torna a colpire

Vincitore indiscutibile delle elezioni ceche 2021 è Spolu, di cui fanno parte tre soggetti. Uno è il Kdu-Čsl ovvero quelli che vorrebbero ripristinare l’inquisizione. Eh vabbeh. Le altre due sono Ods e Top 09, che erano al governo nel 2013. Me lo ricordo, ero già qui. Pare sia stato uno degli scandali di corruzione più grossi mai visti in questo paese, se non il più grosso in assoluto.

In effetti questi due partiti erano scesi al minimo necessario per restare in parlamento eppure, soprattutto l’Ods, sembra aver fatto un buon lavoro di ricostruzione. Petr Fiala, leader dell’ODS e candidato premier di Spolu, sembra a tutti gli effetti un politico competente. Fermo restando che l’unica cosa che io condivido con Petr Fiala, molto probabilmente, è il fatto di avere due “A” nel cognome.

Top09 è invece un partito Pragocentroico, di destra moderata anche questo, ma un po’ più filoeuropeista.

Hello Pentapartito my old friend

Ods + Kdu + Top09 + Stan + Pirati. 108 deputati (su 200), cinque partiti, tre leader, due coalizioni e un unico Tito un unico programma di governo. Un programma forse difficile da raggiungere, tenendo conto che i Pirati, stando a quanto si dice, sono di sinistra. Ma siamo sicuri? Dal nostro punto di vista, ovvero quello della politica italiana, i Pirati sono di sinistra in questi punti: vogliono i matrimoni gay, vogliono la (ulteriore) liberalizzazione delle droghe leggere, vogliono (forse) accogliere i migranti, vogliono ridurre le emissioni.

Ecco sul fatto di ridurre le emissioni sono d’accordo più o meno tutti. Per il resto l’idea è che i Pirati siano abbastanza allineati a Spolu, molto più neoliberista: niente tasse progressive, niente intervento dello Stato per fermare i prezzi degli affitti, niente IMU alla seconda casa, più spesa in armamenti. Questa sarebbe la sinistra, signori.

Fatto interessante, comunque, è che questo pentapartito ha la maggioranza anche al Senato.

Il problema in realtà, sembra essere piuttosto un altro.

La maledizione di Tutankhamon

Siamo in democrazia, quindi il premier lo nomina la mummia che attualmente ricopre la carica di presidente (e forse ancora risponde al nome di) Miloš Zeman.

Zeman di suo ha già reso noto (?) che domani e mercoledì incontrerà Babiš. Già prima delle elezione ha dichiarato che intende affidare il mandato esplorativo al leader del partito che riceve più voti. E quel partito è Ano. Ha preso 35.000 voti meno di Spolu, ma li ha presi da solo. Un po’ come i pandistelle da noi nel 2013. Oltre a questo, Ano ha preso 72 seggi contro i 71 di Spolu. Come sia possibile, non lo so. Forse perché ha un premio di maggioranza singolo contro i 3 premi di maggioranza di Ods, Top09 e Kdu-Čsl. Forse perché hanno cambiato la legge elettorale.

Fatto sta che Zeman può fare ostruzionismo e tirarla per le lunghe nella speranza che sorgano attriti nel pentapartito e qualcuno vada a trattare con Babiš pur di avere un governo. Dopotutto nel 2017 ha funzionato. Dopotutto 108 vs 92 non è un gran divario.

Linke, wo bist du?

In Germania i socialdemocratici vincono le elezioni, qui restano definitivamente fuori. Qui la Čssd resta fuori. Il bacio della morte di Babiš si è concretizzato. E di nuovo, come 4 anni fa, è solo colpa della Čssd, che ha condotto una campagna senza una spina dorsale, che è stata quattro anni al governo a fare la marionetta, che ha avuto quattro anni per svecchiarsi e non lo ha fatto. Avranno imparato la lezione? Difficile dirlo, ma senza un rinnovamento e un reale “largo ai giovani”, senza una personalità decisa (modello ODS), difficilmente ne usciranno. Dopotutto ai media cechi sembra dispiaccia che non ci sia la Čssd in parlamento.

Stesso discorso vale per i comunisti. Con la differenza che, per quelli lì, il concetto di gioventù ormai è alieno da una quarantina d’anni.

A margine

(1) La prima cosa fatta da Orbán una volta giunto al potere è stato ridurre il numero di deputati e creare una legge elettorale che facesse vincere solo il suo partito. Ma per queste cose rivolgetevi a UngheriaNews.

(2) Non ho certezza di questa affermazione, ma indica molto bene quello che secondo me è il problema di avere Ano al governo.

Nomi completi dei partiti cechi:

Partito democratico civico (Ods)
Tradizione responsabilità prosperità 09 (Top09)
Unione cristiana e democratica – partito popolare cecoslovacco (Kdu-Čsl)
Sindaci e indipendenti (StaN)
Partito pirata ceco (Pirati)
Libertà e democrazia diretta (Spd)
Partito socialdemocratico ceco (Čssd)
Partito comunista di Boemia e Moravia (KsČM)
Ano (Ano)

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Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
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