Nella classifica, che ordina le nazioni secondo vari criteri che misurano il benessere di una famiglia, la ČR ha avuto un punteggio alto per la sicurezza e basso per la felicità.
La Repubblica Ceca ha guadagnato il decimo posto nella lista dei paesi in cui è meglio mettere su famiglia.
Non sorprende molto il fatto che le primissime in classifica siano prettamente nazioni del nord Europa: Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia e Lussemburgo in top 5, tutte con voto A+.
In fondo alla lista troviamo gli Stati Uniti e il Messico (rispettivamente alla posizione n° 34 e 35). Sono stati gli unici paesi a ottenere una F come voto.
Il Raising a Family Index è stato elaborato dal sito di viaggi Ashley&Lyric partendo dai dati di 30 diverse fonti. Si sono messe a confronto 35 nazioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) basandosi su sei criteri ritenuti importanti per una famiglia: sicurezza, felicità, spese, sanità, istruzione e tempo.
La categoria in cui la Repubblica Ceca ha ricevuto il migliore punteggio è stata la sicurezza, dove ha preso una A. Il voto più basso è andato alla felicità con una D, mentre nelle altri categorie ha preso B. In totale, il paese si è guadagnato una B+.
Questo studio ha basato i propri risultati su quella che è la media della qualità della vita in tutta la nazione, quindi bisogna tenere conto delle possibili differenze nella qualità della vita in specifiche città o regioni.
Invece la Slovacchia, se pur così geograficamente vicina alla Repubblica Ceca, non ha avuto un risultato altrettanto positivo: si è classificata al 27mo posto, mentre la Polonia al 20mo. La Slovacchia ha ottenuto infatti una D per la felicità, una D+ per le spese e una D- sia per la sanità che per il tempo. La Polonia ha ricevuto una D- per la felicità e una D in spese e sanità.
Invece le altre nazioni confinanti con la Repubblica Ceca sono andate piuttosto bene. La Germania si è guadagnata il settimo posto, mentre l’Austria l’ottavo. Il voto più basso per la Germania è stato una C in sanità, mentre l’Austria ha ricevuto una C sia per la salute che per l’istruzione.
Entrambi i paesi hanno però ottenuto A o B nelle altre categorie.
L’Italia, purtroppo, si trova al 24mo posto. La categoria in cui il bel paese sembra difendersi meglio è quella della sicurezza, in cui ha preso B-, mentre il voto più basso è stato quello per la felicità: solo una D. Come voto generale, l’Italia ha ottenuto C+.
Uno dei fattori presi in considerazione per la determinazione della sicurezza nei vari paesi è stato l’Indice di pace globale, dove tra le 63 nazioni prese in esame la Repubblica Ceca si è guadagnata l’ottavo posto in classifica grazie ai suoi bassi livelli di criminalità, omicidi e conflitti interni. Ha contribuito anche il fatto che in questo paese sia piuttosto complicato procurarsi un’arma da fuoco.
Altri parametri utilizzati sono stati i diritti umani dei vari paesi, l’ordine pubblico e il numero di school shooting, ovvero le terribili sparatorie scolastiche di cui fortunatamente non sentiamo parlare molto in Europa, ma che rappresentano una triste realtà in paesi come gli USA.
Per determinare la felicità della famiglia media si è preso in esame l’Indice mondiale della felicità, dove nel 2019 la Repubblica Ceca si era classificata 20ma, mentre nel 2020 è diventata 19ma (nota: per la classifica vengono utilizzati i dati raccolti nell’anno precedente).
È stato anche analizzato l’Indice della libertà dove la ČR si è classificata 21ma. Altri fattori presi in considerazione sono stati il tasso di suicidi, il reddito medio delle famiglie e l’eventuale possibilità di adozione per le coppie LGBTQ+.
Per la categoria spese si sono calcolati il costo della vita medio e la quantità di soldi che una famiglia deve spendere in genere per la cura dei figli, includendo istruzione e cure sanitarie. Un altro fattore preso in esame è quello dei fondi pubblici destinati ad aiutare le famiglie.
Nel determinare la sanità sono stati decisivi l’accesso alla pianificazione familiare, l’aspettativa di vita generale, il tasso di donne che muoiono durante il parto, l’aspettativa di vita nei bambini e altre variabili basate sull’inquinamento.
Per l’istruzione si è calcolato il tasso di iscrizioni scolastiche e l’abilità degli studenti in matematica, lettura e scienze.
Per dare un giudizio sul tempo gli autori della classifica hanno calcolato il numero di giorni di malattia disponibili per i lavoratori dei vari paesi, insieme al congedo di maternità e paternità, alle ferie e al numero di ore di lavoro full-time.
La classifica
1. Islanda
2. Norvegia
3. Svezia
4. Finlandia
5. Lussemburgo
6. Danimarca
7. Germania
8. Austria
9. Belgio
10. Repubblica Ceca
11. Paesi Bassi
12. Portogallo
13. Francia
14. Australia
15. Slovenia
16. Irlanda
17. Spagna
18. Nuova Zelanda
19. Canada
20. Polonia
21. Ungheria
22. Svizzera
23. Regno Unito
24. Italia
25. Giappone
26. Israele
27. Slovacchia
28. Corea del Sud
29. Grecia
30. Romania
31. Bulgaria
32. Turchia
33. Chile
34. Stati Uniti
35. Messico
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