17 novembre 1989: una data da ricordare
La storia della Repubblica Ceca è densa di avvenimenti legati a invasioni e liberazioni, ma la giornata del 17 novembre è da ritenere una delle più importanti da ricordare: proprio quel giorno, nel 1989, ebbe inizio la Rivoluzione di Velluto, una serie di rivolte popolari non violente che portarono alla caduta del regime comunista nell’allora Cecoslovacchia.
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Tutto iniziò durante la Giornata Internazionale degli Studenti
In un paese dove qualsiasi diritto di protesta era soffocato dal regime la popolazione trovò nella Giornata Internazionale degli Studenti, che si festeggiava proprio in quella data, un motivo per scendere in piazza. Quella che doveva essere una manifestazione lontana da finalità politiche cambiò radicalmente i propri intenti quando una parte dei manifestanti iniziò a intonare cori anti-comunisti, innescando una reazione da parte della polizia, che finì per caricare i partecipanti al corteo.
La fake news che fece dilagare i disordini
La notizia (poi dimostratasi essere falsa) che un giovane era stato ucciso nei disordini accese la miccia che aumentò le dimensioni della protesta, e quello che iniziò come un corteo aumentò le proprie proporzioni, dando anche la possibilità ad alcuni movimenti popolari di venire in superficie, tra i quali il Charta 77, il cui manifesto fu scritto tra gli altri da Václav Havel, che giocò successivamente un ruolo di rilievo nel graduale trasferimento del potere dal partito comunista alle istituzioni democratiche.
Le proteste continuarono fino all’elezione di Václav Havel
Il malcontento popolare nei confronti dei bassi standard di vita e della limitazione delle libertà, alimentato anche da una forte voglia di cambiamento, era ormai troppo forte per non emergere in superficie: nonostante il divieto di opposizione politica al regime, la popolazione non si fermò, protestando in piazza per giorni, manifestazioni che culminarono, il 29 dicembre, con l’elezione di Václav Havel come presidente della Cecoslovacchia. La caduta del muro di Berlino, avvenuta solo pochi giorni prima (9 novembre 1989), fu la tessera del domino che, innescando un’inarrestabile reazione a catena, cambiò la Storia dell’Europa per sempre.
Le celebrazioni del 17 novembre ad Albertov
Ogni anno, il 17 novembre, viene organizzata una celebrazione ad Albertov, quartiere universitario che durante la Rivoluzione di Velluto del 1989 ebbe un ruolo cruciale per il corso degli eventi. Nel 2015 il presidente in carica Miloš Zeman venne fortemente contestato durante la manifestazione: sull’onda degli avvenimenti di Parigi di alcuni giorni prima, Zeman tenne un discorso legato alla crisi migratoria e allo Stato Islamico di fronte ad un gruppo di suoi sostenitori. Il Presidente negò l’accesso ai manifestanti, forse memore dei disordini dell’anno precedente proprio in occasione del 17 novembre, quando venne contestato dalla popolazione, munita anche di uova, per le sue posizioni filorusse e la volgarità del linguaggio che utilizzava anche durante gli eventi ufficiali, ma non fu immune a diverse polemiche e contestazioni da parte della popolazione e dei media.
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