Il 28 ottobre (28 října, qui il link ai mesi cechi), si festeggia la nascita della prima repubblica cecoslovacca. La prima Cecoslovacchia durò dal 1918, alla fine della prima guerra mondiale, fino all’invasione nazista del 1938.
Quel 28 ottobre era un lunedì, giornata lavorativa, la guerra era ormai perduta, i tram non andavano e i negozi erano chiusi. Su alcuni di essi erano affisse insegne con sopra scritto “Chiuso per rivoluzione”, le strade erano piene di gente.
Intorno alle 10:00 del mattino il giornale Národní politika appese, fuori dalla sua sede di Piazza Venceslao, appese un’insegna su cui era scritta una sola parola: “Příměří”, armistizio. Di seguito il giornale diffuse la notizia che il ministro degli Esteri dell’impero Austro-ungarico, il conte Andrássy, aveva spedito una lettera di resa al presidente americano Wilson. Nella lettera si notava inoltre che Vienna avrebbe lasciato ai cechi, agli slovacchi e ai popoli jugoslavi la scelta di cosa fare in seguito, se continuare a far parte dell’impero o no.
Gli abitanti dei vari paesi, e nel nostro caso quelli di Praga interpretarono l’armistizio come una resa resa della vecchia monarchia e convennero, come da tradizione, a piazza Venceslao.
In realtà da tempo Vienna stava pensando di instaurare una sorta di federalismo asburgico, concedendo ai cechi una sorta di indipendenza all’interno dell’impero. Non sarebbe stata la proma volta, dato che era già accaduto con gli ungheresi dopo i moti del 1848. La sconfitta della guerra rese l’ipotesi irrealizzabile, poiché tutti i popoli fino ad allora sottomessi richiesero l’indipendenza sulla base del principio di autodeterminazione. Molti politici cechi si trovavano a Ginevra come rappresentanti del governo ceco in esilio. Edvard Beneš alla guida di quel governo, proclamò la Repubblica alle 11.
I cechi, quel 28 ottobre issarono la loro bandiera sulla statua di san Venceslao e presero a demolire i simboli del potere asburgico.
Le autorità e le forze armate non ebbero il coraggio di intervenire. l’Austria si stava arrendendo, ma non aveva riconosciuto l’indipendenza ceca.
Verso le cinque del pomeriggio presso la Casa Comunale si riunì il Comitato Nazionale (che esisteva da tempo) per redigere la prima legge del nuovo stato, la costituzione di uno Stato indipendente ceco.
Quel giorno non fu sparato un singolo colpo, al di la delle manifestazioni di gioia non vi furono tumulti, anzi, la gente, a sera, tornò normalmente a casa.
Due giorni dopo, il 30 ottobre, il quartier generale militare austriaco capitolò definitivamente perché i soldati ungheresi e rumeni si rifiutarono di combattere. Quel giorno gli slovacchi, con una dichiarazione autonoma, si unirono ai cugini. Era nata la repubblica cecoslovacca così come è stata fino al 1993. Dal 1918 al 1938 fu guidata da Tomáš Garrigue Masaryk.
A quel giorno è dedicata una laterale di piazza Venceslao, l’abbiamo già trovata nel nostro articolo su Můstek.
Qui trovate le principali festività ceche
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