La vecchia stazione di trasformazione Edison rappresenta una delle prime realizzazioni di architettura funzionalista nel centro di Praga.
L’edificio funzionalista della stazione di trasformazione Edison (Edisonova transformační stanice o più semplicemente Trafostanice) fu progettato e realizzato negli anni 1926-1930 per le compagnie elettriche di Praga dall’architetto František Albert Libra. La stazione è rimasta in servizio fino agli anni 90. Per chi non lo sapesse (ovvero più o meno chiunque), una stazione di trasformazione è un complesso delle apparecchiature utilizzate per trasferire l’energia elettrica tra reti a tensioni diverse.
Lo stabile è a forma di cubo e la struttura è alleggerita da diversi vani finestrati, elemento che ritroviamo soprattutto nell’architettura di fabbriche industriali. Sorprendentemente, l’edificio non ha uno scheletro in cemento armato: in cemento sono solo i soffitti, il resto è in mattoni.
Ogni piano ha una diversa planimetria ed una propria terrazza. La facciata anteriore è doppia: tra lo sbalzo e la facciata vera e propria c’è una distanza di quasi mezzo metro, che garantiva la ventilazione naturale e il raffreddamento dei trasformatori.
Nel 1930, un’opera d’arte dello scultore Zdeněk Pešánek arricchì la facciata. Pešánek era un esponente d’avanguardia, pioniere dell’arte cinetica e creatore delle prime sculture cinetiche in Repubblica Ceca. La scultura presso la stazione di trasformazione Edison divenne la prima scultura cinetica nella storia dello spazio pubblico. Il suo tema era celebrare la nuova era dell’elettricità ed il progresso tecnico. Il corpo in plastica trasparente illuminava 420 lampadine colorate disposte in fila all’interno di una struttura di plastica. L’azione ritmica della luce era controllata da un pianoforte pneumatico programmabile.
La scultura purtroppo è andata perduta dopo il 1936. Una copia, con dimensioni equivalenti alla metà dell’originale, è presente sulla facciata dell’edificio PRE a Praga Vršovice.
Uso odierno della stazione di trasformazione Edison
La trafostanice è stata riportata al suo splendore originale grazie ad un’importante ricostruzione. Alla guida di questo progetto, messo in atto tra il 2005 ed il 2007, c’era l’architetto Ladislav Lábus. La riconversione ha permesso all’edificio di riprendere vita.
Durante i lavori è stato possibile spostare i macchinari al piano interrato, creando così nuovi spazi. Al piano terra ha trovato posto, dal 2019, l’ Edison FilmHub, uno spazio multifunzionale, che ospita un moderno cinema da camera ed un elegante caffè bar. Il club offre sia titoli in anteprima, che vecchi film d’arte europei, presentazioni, conferenze ed eventi speciali, come incontri con i registi.
I piani superiori sono usati da uffici ed appartamenti.
Nei locali accuratamente ristrutturati si possono ancora notare alcuni dettagli originali, come i quattro massicci cancelli in acciaio al piano terra, i sottili telai delle finestre in acciaio e le ringhiere in acciaio sulla scala principale.
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