I rapporti tra Italia e Repubblica Ceca sono a un ottimo livello, l’Italia è il quinto partner commerciale della Repubblica Ceca: l’incontro del premier Paolo Gentiloni con l’omologo ceco Bohuslav Sobotka ne è stata una conferma e ha fornito un’occasione per discutere sia i rapporti tra i due paesi che l’integrazione della Repubblica Ceca nell’Ue.
Gentiloni si trovava a Praga ieri pomeriggio, nella mattinata aveva visitato Lubiana. In conferenza stampa Sobotka e Gentiloni hanno dichiarato di aver discusso soprattutto la crisi migratoria, ma anche la Brexit e la maggiore partecipazione di Praga a livello economico e in particolare della convergenza economica del possibile allargamento della zona euro. Come ha notato Gentiloni, l’idea di un’Europa a due velocità “con una profonda differenza tra stati orientali e occidentali” non è possibile.
Sobotka ha fatto riferimento al dibattito che ha tenuto banco sulla scena politica ceca negli ultimi mesi, ovvero la possibile (ma ancora remota) adozione della moneta unica da parte di Praga. “La Repubblica Ceca ha chiesto di assumere il ruolo di osservatore esterno per quanto concerne la situazione economica della zona euro”, ha specificato il premier ceco. “Abbiamo un grande interesse a sfruttare le possibilità offerte dal mercato unico e dai fondi europei, nonché di avvicinarci al livello economico dei paesi che ne fanno parte”, ha proseguito Sobotka.
Venendo alla migrazione, Sobotka ha confermato l’atteggiamento critico di Praga circa le quote migratorie. Tuttavia ha confermato l’approccio attivo del suo paese circa la cooperazione con gli altri paesi UE per trovare soluzioni al problema..
In particolare i premier hanno presentato due progetti. Il primo è relativo al controllo dello spazio marino tra Italia e Libia ma anche di zone di transito cruciali quali Niger e Chad. I primi ministri hanno dichiarato che Praga e Roma hanno destinato un milione di euro (a testa) al fine di preparare le forze di guardia costiera Libica.
Il secondo progetto presentato da Gentiloni e Sobotka è invece relativo alla reintegrazione in Costa d’Avorio di migranti che sono stati respinti, in particolare per quanto riguarda la fornitura di alloggi e cure mediche ma anche la creazione di basi che permettano al paese di raggiungere una migliore condizione economica. Anche per questo progetto, Italia e Roma si sono impegnate a destinare finanziamenti pari a un milione di euro a testa.
Fonte: agenzianova
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