Sarà che dopo le elezioni presidenziali si è detto che solo i vecchi hanno votato per Zeman e i giovani sono più aperti, ma pare che i giovani cechi siano comunque i più euroscettici nell’area di Visegrad, ovvero Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria.
Questo secondo un sondaggio della organizzazione Globsec da cui emerge che solo il 43,8 per cento dei cechi tra i 18 ei 24 anni e il 41,3 per cento dei cechi tra i 25 ei 34 anni ha un’opinione positiva dell’Ue. In caso di referendum sulla Czexit, il 48 per cento dei giovani cechi voterebbe per mantenere il paese nell’Ue, al contrario, il 24 per cento degli intervistati voterebbe l’uscita (il resto non si esprime).
Al contrario, il 60 per cento dei magiari e il 52 per cento degli slovacchi si definisce favorevole alla presenza nella Ue, in caso di referendum, l’80 per cento degli ungheresi e il 60 per cento degli slovacchi voterebbe per il remain.
Dall’altro lato, gli slovacchi sono i più scettici riguardo alla Nato, solo il 35 per cento valuta positivamente la permanenza nell’alleanza atlantica, mentre il 60 per cento di cechi e ungheresi lo valutano positivamente.
Discorso a sé fanno i polacchi, i più aperti di tutti (ma potrebbe essere solo “strizza di Putin”). In Polonia, il 74 per cento degli under 35 è favorevole all’Ue, l’82 per cento è favorevole alla Nato.
A livello di percezione geografica, infine, un terzo di polacchi, cechi e slovacchi si sente parte dell’Europa occidentale, il dato sale al 50 per cento degli ungheresi. Ancora, un terzo di cechi, slovacchi e ungheresi sente di essere parte di stati che stanno a metà tra est e ovest (e anche qui, il dato sale al 50 per cento per i polacchi). Meno del 7 per cento (in tutte le nazioni) sostiene che il loro paese si trovi nell’est dell’Europa.