Date tutte le problematicità legate al sistema SPID, ci siamo chiesti come funzioni nella Repubblica Ceca, dove il sistema è eIdentita
Per utilizzare eIdentita però è necessario essere cechi. Avendo un ceco acquisito a disposizione (potete tirare a indovinare chi sia, ma tanto scoprirà le sue carte nelle prossime righe) ci siamo rivolti a lui. Questa di seguito è la sua testimonianza.
A un certo punto mi sono trovato nel salotto di casa mia mentre mi facevo un filmato tenendo il passaporto davanti alla faccia. Proprio come fanno i rapiti dell’ISIS per provare la propria identità nei filmati usati per chiedere il riscatto. Solo che nel mio caso chiedevo altro: “mi chiamo Mattia Butta e desidero lo SPID di Poste Italiane”, o qualcosa del genere.
Era la frase che dovevo dire nel filmato per dimostrare la mia identità, ché mica basta mandare la scansione del documento, non basta nemmeno leggere il chip contenuto nel passaporto con il lettore NFC, devi farti il filmato tenendo il passaporto davanti alla faccia.
Poi alla fine non sono riuscito a fare lo SPID (dicono che serve la tesserina del codice fiscale, e se non ce l’hai – come nel mio caso – devi fare la giravolta, guardare in su, guardare in giù e forse uno SPID per intercessione divina riesci a ottenerlo). E non entriamo nemmeno nel merito del perché mi serviva uno SPID. Però…
Però il giorno dopo ricevo un SMS:
la sua nuova carta d’identità è pronta e può passare a ritirarla.
Ottimo, penso, dopo pranzo vado a prenderla. Ah, dimenticavo, la carta d’identità nuova di zecca era quella ceca, non quella italiana.
Così mi metto in fila, entro in comune, mi igienizzo le mani e dopo tre minuti ho in mano la mia nuova carta d’identità ceca.
“Vuole attivare il chip?” mi chiede l’impiegata del Comune di Praga 6.
Di solito non me ne fregava niente di usare la parte “elettronica” della carta d’identità ceca, mi bastava come documento d’identità. Ma visto che la sera prima avevo tribolato per lo SPID (senza peraltro riuscire a ottenerlo) mi sono detto “perché no, attiviamo il chip della carta d’identità ceca e vediamo cosa ci posso fare”.
Ecco dunque….
La mia esperienza CON eIdentita (a.k.a. l’identità elettronica ceca)
L’attivazione è semplice. L’addetta del Comune mi offre un tastierino numerico sul quale mi chiede di digitare tre codici:
- Bok: Bezpečnostní osobní kód
- Dok: Deblokační osobní kód
- Iok: Identifikační osobní kód
Li inserisci nel sistema, te li annoti su un pezzetto di carta e… basta, tutto qui. La tua carta di identità elettronica è pronta e attiva, non devi fare nient’altro. Non devi andare alle poste o da un servizio privato a farti dare altri codici, non devi fare il filmato col passaporto vicino alla faccia…
Hai già tutto quello che ti serve: la carta di identità col chip, e i tre codici per usarla.
Anzi, a dirla tutta serve un’altra cosa: un lettore di carte con chip. Sì, perché il tuo calcolatore mica può leggere il chip della carta d’identità grazie alla potenza dello spirito santo. Devi comprare un lettore dove inserire la carta d’identità che si collega al calcolatore tramite USB.
Io ho comprato questo qui su alza per sole 259 corone.
A quanto ho capito ci sono anche lettori che si collegano via bluetooth per consentire l’utilizzo anche con il telefono intelligente, ma non l’ho verificato. Ho investito le mie 259 corone e ho collegato la mia carta d’identità ceca al calcolatore via USB.
Dopodiché bisogna installare un’applicazione sul calcolatore. Trovate quella per il vostro sistema operativo qui: https://info.eidentita.cz/download/
Perché serve questo programma? Serve per fare da “ponte” tra il browser – dove vorrete usare la vostra carta d’identità per registrarvi – e il lettore USB della carta.
Una volta installata l’applicazione collegate il vostro lettore USB al calcolatore, inserite la carta d’identità, lanciate l’applicazione e… niente, non succede niente. Perché se avete inserito la carta come appare sulla confezione del lettore l’avete messa al contrario. Già, sulla confezione mostrano il modo sbagliato per inserire la carta.
Se la girate l’applicazione vi mostra questo:
La carta è letta correttamente dal lettore. Evviva.
E ora?
Ora andate su eidentita.cz e provate a registrarvi.
Tra le varie opzioni scegliete eObčanka, ossia la carta d’identità elettronica.
Il browser vi chiede se siete d’accordo nel lanciare l’applicazione che avete installato prima e che deve leggere la carta. È un messaggio di sicurezza, mica che dei siti malevoli vi lanciano programmi che avete sul calcolatore senza chiedervi il permesso. A quel punto schiacciate su Open eObčanka.
L’applicazione parte, gira, pirla, macina dati, il lettore di carte d’identità inizia a lampeggiare e dopo due secondi esce questa schermata:
A questo punto inserite il vostro codice IOK, schiacciare OK sulla schermata successiva e boom, siete dentro.
L’applicazione risponde al browser che sono veramente io, che ha verificato la mia identità e mi fa entrare nel sito eidentita.cz
Perfetto. La mia identità digitale è pronta e funziona correttamente.
Ricapitolando, mi sono serviti:
- carta d’identità
- codici che ho impostato al ritiro della carta d’identità
- un lettore di carte d’identità.
E cinque minuti per capire che avevo inserito la carta alla rovescia.
Serve per forza la carta d’identità?
No, il canale di accesso è eIdentita.cz e la carta d’identità elettronica è solo un modo per autenticarsi su eIdentita. Ma ce ne sono altri e, in futuro, quando il sistema di “portabilità delle identità digitali” (eIDAS) sarà a regime, ci si potrà registrare su eIdentita persino usando un qualsiasi metodo di identificazione di un altro stato europeo.
Non ho studiato gli altri metodi, quindi non so dirvi come funzionano. Io trovo molto comodo il sistema della carta d’identità perché non mi richiede una password chilometrica e complicata da cambiare ogni tre mesi e che non sai mai dove l’hai custodita. La carta d’identità è un dispositivo fisico che hai con te e che ti basta estrarre dal portafogli e mettere nel lettore.
Ma soprattutto non ho dovuto fare niente di speciale per averla: sono andato al Comune, ho ricevuto la nuova carta d’identità e ho solo registrato i codici sul tastierino numerico. Sforzo che si avvicina al nulla.
E adesso che ci faccio con questa mia nuova identità digitale? Be’, ve lo dico nel prossimo numero.
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