“Una pittura al di fuori del tempo”. Con queste parole lo storico dell’arte Eugenio Manzato, ex direttore dei musei civici di Treviso e Presidente dell’Associazione Amici dei Musei di Treviso, ci ha presentato le opere, per lo più paesaggi, dell’artista veneto Marco Tagliaro. Le sue opere sono esposte, dal 26 maggio al 27 giugno, all’ Istituto italiano di cultura a Praga.
Tagliaro è venuto a Praga negli ultimi quattro anni, dal 2012, più volte, per un periodo complessivo di sei mesi, durante i quali ha realizzato una serie di acquerelli sulla capitale ceca. All’istituto potrete però vedere anche una serie di opere più datate, con vedute dell’isola di Alicudi e di diversi paesaggi veneti, per lo più Bassano. Con “una pittura al di fuori del tempo” va intesa la tecnica di Tagliaro, basata sulle velature.
Cosa vuol dire?
Semplicemente, come spiega l’artista “si tratta di sovrapporre più e più strati di colore, si tratti di oli o acquerelli”. Il risultato è sorprendente. I vari strati di acquerello infatti producono un effetto estremamente materico, per un effetto che, con l’acquerello come lo intendiamo noi, hanno poco in comune, anzi le vedute sembrano normali oli.
“Si tratta di una tecnica che non si usa più spesso, è andata un po’ dimenticata”, spiega l’artista, e per esperienza personale, ora che ci penso, ormai è usata solamente da qualche russo (e i russi ormai sono talmente indietro da essere avanti).
Eugenio Manzato, curatore dei musei civici di Treviso, oltre a fornire vari retroscena sulle singole opere, spiega che si tratta di una “pittura di stazioni”, vale a dire una pittura che richiede un incredibile periodo di riflessione, con le opere che vengono lasciate e riprese nel corso del tempo. La realizzazione di diversi lavori, soprattutto quelli ad olio infatti, ha richiesto dai 4 ai 10 anni, ed un lavoro che richiede un incredibile livello di pazienza e perfezionismo.
All’inaugurazione della mostra hanno presenziato, oltre all’artista e a Manzato, l’ambasciatore italiano a Praga Aldo Amati, il direttore dell’Istituto italiano di cultura a Praga Giovanni Sciola. L’allestimento della mostra è stato eseguito e progettato dall’archittto Nicola Barbazza. La mostra è aperta fino al 26 giugno, è a ingresso libero, Da martedì a domenica, 10:30-13:00/15:00-18:00.
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