Villa Bertramka, un edificio del XVIII secolo situato a Smíchov, poco distante dalla fermata omonima, è indissolubilmente legata al nome di Wolfgang Amadeus Mozart. Oggi è un museo dedicato al compositore.
La villa prende il nome da Františka Bertramská di Zornfels e dal marito František z Bertramu, che la acquistarono nel 1743. Nel 1784 la villa fu acquistata dalla cantante lirica Josefina Dušková con il marito, il musicista e compositore František Xaver Dušek che, tra il 1787 e nel 1791 ospitarono Mozart.
Le visite di Mozart alla Bertramka però sono in realtà molto poco documentate. Nessun osservatore contemporaneo ha mai riferito di averlo visto lì, e lo stesso Mozart non ha mai affermato di esserci rimasto in nessuna delle sue lettere da Praga.
La leggenda tuttavia vuole che Mozart vi abbia completato due sue opere, “La clemenza di Tito” e soprattutto “Don Giovanni”.
I dati effettivi riferiscono che, durante la sua prima visita a Praga (tra gennaio e febbraio 1787), Mozart soggiornò con certezza nel palazzo del conte Johann Joseph Franz von Thun-Hohenstein a Malá Strana. Mozart tornò nella capitale ceca altre due volte.
Villa Bertramka in effetti non doveva essere molto pratica come location per Mozart, dal momento che era situata al di fuori della città di Praga (Il Muro della fame a Újezd era in effetti il confine meridionale di Praga su quel lato della Vltava). Dunque avrebbe dovuto fare il pendolare ogni giorno per partecipare agli impegni musicali che ci si aspettava da lui.
Molto più probabili, tuttavia, sono le visite occasionali. La migliore prova di tali visite viene dal figlio del compositore, Karl Thomas Mozart. Questi sostiene che diversi amici di Mozart abbiano sentito parlare di tali soggiorni.
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