2.6 C
Praga
TM Ads

14 febbraio 1945: il bombardamento di Praga

Date:

Share:

- FM Ads -

Il bombardamento di Praga, effettuato per errore dagli alleati nel giorno di San Valentino del 1945, ha lasciato profonde cicatrici.

Praga fu bombardata per un errore di navigazione, uno squadrone dell’esercito statunitense (già, non furono i russi) confuse infatti la capitale ceca con Dresda (che pure pochi giorni prima ne aveva prese abbastanza). Durante il bombardamento di Praga furono sganciate oltre 150 tonnellate di bombe.

L’errore, va detto, non fu così madornale come può sembrare. A causa del maltempo e dei radar mal funzionanti, gli aerei americani (40 B17) si persero. Quando lo stormo statunitense si trovò su una città attraversata da un gran fiume, i piloti pensarono di essere giunti a Dresda (dove in effetti passa l’Elba).Dresda si trova 120 km a nord-ovest di Praga.

- TM Ads -

Un navigatore si accorse dell’errore, ma gli fu semplicemente ordinato di non rompere nuovamente il silenzio radio (avrebbe potuto rilevare la posizione degli aerei). Dopo il raid, anche altri navigatori si resero conto di aver colpito il bersaglio sbagliato. Uno dei piloti, il tenente Andrew Andrako, era di origine ceca.

Edifici colpiti

Le bombe dei B-17 colpirono Karlovo náměstí, Vyšehrad, Nusle, Vinohrady, Vršovice, Pankrác e Zlíchov. Ciò ha causato 701 morti e 1.184 feriti, tutti civili e diversi edifici distrutti, che possiamo riconoscere ancora oggi.

Tra questi il Monastero di Emmuas (Emauzy), la Sinagoga di Vinohrady (Vinohradská synagoga), l’ex Collegio dei Gesuiti a Karlovo náměstí e un muro della Casa di (Faustův dům).

Monastero di Emmaus / Emauzy
Monastero di Emmaus dalla Vltava – foto By VitVit – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73650089

Il monastero di Emmuas fu riparato con le caratteristiche e riconoscibilissime guglie negli anni ’60, mentre le mura della Casa di Faust e del Collegio dei Gesuiti furono restaurati senza interventi “futuristi”. La chiesa di Sant’Ignazio (Kostel sv. Ignáce) su Karlovo náměstí, adiacente al collegio, non fu danneggiata.

Le rovine dell’enorme sinagoga di Vinohrady, invece, furono demolite nel 1951 per far posto a una scuola. Per ricordare l’evento fu lasciata una semplice targa. La sinagoga, inaugurata nel 1896, era una delle più grandi sinagoghe del mondo, e poteva contenere 2.000 persone.

Anche la famosa Casa danzante (tančící dům), fu costruita (anche se molto più tardi) al posto di edifici che sono stati distrutti durante il bombardamento di Praga.

Sebbene quello di San Valentino sia stato il raid più grave, non è stato l’unico. Il 5 ottobre 1941 e il 14 novembre 1944 ci furono due incursioni della RAF, che tuttavia non causarono danni significativi.

Gli statunitensi organizzarono in tutto 12 raid su Praga, partendo tra l’altro da una base, Obiettivi furono la fabbrica ČKD, che produceva veicoli per le forze tedesche, e gli aeroporti militari di Kbely, Letňany e Čakovice. Tra le vittime vi furono 235 morti e 417 feriti, con 90 edifici distrutti e 1.360 gravemente danneggiati.

Altri danni furono causati durante l’insurrezione di Praga (Pražské povstání) nel maggio del 1945, che distrusse parte del vecchio municipio.

Fonte – Expats

A questo indirizzo (in ceco) è possibile consultare una mappa interattiva con le zone di Praga colpite dai bombardamenti. La zona colpita dal bombardamento di san Valentino è in rosso.

Altri contenuti nella sezione Visitare


Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato su cosa succede a Praga e in Repubblica Ceca, metti Mi Piace sulla nostra pagina Facebook “Italia Praga one way” iscriviti al gruppo.
Non dimenticare di seguire anche il nostro canale Instagram.
Hai domande da farci? Iscriviti al gruppo ufficiale “Italiani in Repubblica Ceca”.

- FM Ads -
Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
FM Ads

━ more like this

A Praga un novembre di grandi eventi con l’Istituto Italiano di Cultura

L’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Praga propone per il mese di novembre un programma ricco di grandi eventi, con un focus speciale dedicato...

Comunicato IIC: L’Italia che veste il cinema internazionale in mostra all’IIC di Praga

Fino al 18 gennaio 2025, la Cappella barocca e la Sala capitolare dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC) ospitano “Fotogrammi di moda italiana:...

CIDIM – IIC di Praga: il 24.10 si conclude a Praga il tour internazionale del duo Cardaropoli – Ferro

Dal Marocco alla Francia, dalla Spagna alla Bulgaria, dalla Polonia alla Repubblica Ceca: si conclude a Praga il lunghissimo tour internazionale del duo composto...

Al via la 24a Settimana della lingua italiana nel mondo

24a Settimana della lingua italiana nel mondo: nella Repubblica Ceca cinema, letteratura, arte e teatro con l'Istituto Italiano di Cultura Praga, 14 ottobre 2024. Prende...

In mostra a Praga “All I need is” di Matteo Attruia – XX Giornata del Contemporaneo

In mostra a Praga “All I need is” di Matteo Attruia, all’Istituto Italiano di Cultura nell’ambito della XX Giornata del Contemporaneo Praga, 9 ottobre 2024....

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.