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Altra Praga: Ďáblický hřbitov, il cimitero cubista

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Se pensate che “Ďáblický hřbitov” voglia dire cimitero del Diavolo vi sbagliate di grosso. Quello sarebbe infatti il “Ďábelský hřbitov”.

Il Ďáblický hřbitov è invece il cimitero del quartiere di Ďáblice a Praga (nome che forse alcuni conoscono perché Sídliště Ďáblice è un capolinea dei tram) ed ha una particolarità non indifferente: è l’unico cimitero cubista al mondo. Tra le varie testimonianze dell’architettura cubista, il cimitero di Ďáblice ne è decisamente una rappresentazione unica e per questo nel 2017 è stato dichiarato monumento nazionale.

Quello di Ďáblice è il secondo cimitero più grande di Praga ed occupa una superficie di 29 ettari. Fu progettato da uno dei più importanti architetti del periodo cubista, Vlastislav Hofman, e realizzato negli anni 1912-1914.
Ciò che si vede oggi è solo una parte del grande progetto che si proponeva di creare un nuovo crematorio e cimitero a Praga, ma che non è mai stato realizzato.

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Il luogo è raggiungibile con il tram n.10 fino alla fermata del capolinea, la Sídliště Ďáblice di cui sopra.

Avvicinandosi al cimitero dalla strada, si possono notare immediatamente le mura con colonne in stile cubista. Quando si raggiunge l’ingresso principale si viene sopraffatti da tanto splendore.

La struttura ad arco squadrato, i cancelli in ferro con motivi cubisti e le due costruzioni speculari a destra e a sinistra dell’entrata (un negozio di fiori e l’edificio dell’amministrazione) vi lasceranno a bocca aperta.
Sulla zona a sinistra subito dopo l’entrata è presente una serie di costruzioni con urne per il contenimento delle ceneri dei morti. Non in stile cubista, ma rimarcabili per le linee geometriche e gli infissi argentati.

Camminando sempre dritti dall’ingresso principale si raggiunge un edificio in stile cubista, che funge da sala cerimoniale.
Tutti i dettagli di questo edificio meritano un’attenzione particolare: la base pentagonale, le curvature del tetto metallico, le mura, i disegni geometrici sulle ringhiere ed il mobilio interno in legno.

Dietro l’edificio si estende una zona in cui si disperdono le ceneri e si da l’ultimo saluto ai propri cari. E proprio per questo motivo bisogna fare attenzione a camminare solamente sui percorsi marcati ed evitare di inoltrarsi sul prato e tra gli alberi. Ci sono comunque alcuni cartelli che lo ricordano.

Proprio in quest’area si trovano altri elementi cubisti, come le fontanelle, i cestini della spazzatura e le panchine.
Da qui parte la “Foresta dei Ricordi” (Les vzpomínek, in ceco), luogo in cui è possibile posare le ceneri dei morti alle radici degli alberi. Sugli alberi, poi, vengono affisse targhette di legno con i nomi dei deceduti.

Continuando per i sentieri dei cimitero si incontrano diversi luoghi di sepoltura. Una parte del camposanto è dedicata ai partigiani italiani e jugoslavi che combatterono nella Seconda Guerra Mondiale. In un’altra zona sono poi seppellite le vittime della Rivolta di Praga e gli assassini di Jan Kubiš e Jozef Gabčík (i due paracadutisti che uccisero il Generale nazista Reinhard Heydrich, qui il nostro articolo).

Si può uscire dal cimitero dal cancello secondario, situato più a nord di quello principale. Anche questo è decorato da motivi geometrici in ferro e presenta due cappelle cubiste laterali.

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Marci Muchomůrka
Marci Muchomůrka
La papessa | Ameba cittadina del mondo. Proviene dalla città eterna ma sogna di stabilirsi in Kyrgyzstan per aprire un import-export di olivello spinoso. Prima di trapiantarsi a Praga ha fatto l'interrail dei luoghi più piovosi d'Europa, che comincia in Irlanda, passa dai Carpazi e finisce a Udine. Nel frattempo, per Italia Praga One Way scrive di temi e luoghi che non interessano a nessuno, ricevendone come guiderdone 1L di succo di zenzero e curcuma ogni mese.
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