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Art Nouveau ad Olomouc: Vila Primavesi

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Vila Primavesi è uno degli edifici Art Nouveau più preziosi dell’Europa centrale.

La villa rappresenta una combinazione atipica di architettura Art Nouveau viennese ed inglese, con un tocco di barocco. Vila Primavesi fu costruita nel 1905-1906 per la famiglia del banchiere Otto e dell’attrice Eugenie Primavesi dagli architetti viennesi Franz von Krauss e Josef Tölk. Alla decorazione degli interni parteciparono i maggiori artisti dell’epoca.

Tra loro c’era un amico di famiglia, lo scultore Anton Hanak, che progettò la scala in legno con ballatoio e la sala da pranzo, incluso il mobilio, come il tavolo e le sedie. Hanak si occupò anche di altri dettagli, quali il rivestimento delle pareti, le coperture dei termosifoni, il camino e la fontana in rame a muro con la statua “Acqua viva” (Živá voda). La statua fu successivamente sposata sulla tomba della famiglia Ottahal nel cimitero centrale di Olomouc Neředín.

Altri due importanti artisti coinvolti nella decorazione della villa furono il pittore Gustav Klimt e l’architetto Josef Hoffman. Klimt era un altro caro amico della famiglia e nella villa furono ritrovate diverse sue opere, in particolare i ritratti dei Primavesi.

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Storia della Villa

Otto Primavesi e sua moglie erano amanti dell’arte e spesero ingenti somme di denaro per decorazioni ed oggetti di altissimo pregio da inserire sia all’interno della villa, sia nel giardino. Ma, con la caduta dell’impero austro ungarico nel 1918, la famiglia dovette lasciare la villa di Olomouc e la Moravia e si trasferì a Vienna nel 1922.

Nel corso degli anni la villa passò nelle mani di diversi proprietari. Nel 1926 il dottor František Koutný la trasformò in un ospedale privato, cambiandone radicalmente la struttura interna e rimuovendo molti dei capolavori artistici. Successivamente, nel 1939 la villa venne venduta al dottor Robert Pospíšil, uno studente di Koutný. Nel dopoguerra si è proceduto alla nazionalizzazione del sanatorio, che divenne così parte della rete sanitaria statale. Durante questo periodo si proseguì con ulteriori ricostruzioni eliminando il resto delle statue e del mobilio risalente all’epoca dei Primavesi.

Vila Primavesi
Vila Primavesi – copyright https://www.nejlepsipruvodce.cz/vila-primavesi/

Agli inizi degli anni 80 la villa ricevette lo status di monumento culturale e si sviluppò un progetto per ricostruirla e riportarla al vecchio splendore degli anni 20. Questo progetto, però, non vide mai la luce e la villa rimase in stato di abbandono per molti anni.

Nel 1996 Pavla Honzíková, la nipote del dottor Pospíšil, ovvero l’ultimo proprietario prima della nazionalizzazione operata dal comunismo, iniziò a riparare l’edificio a proprie spese. Successivamente la signora ricevette un sussidio statale e la villa iniziò a riprendere vita. Negli anni si eseguirono molte ricerche per riuscire a trovare gli oggetti d’arte che appartenevano alla villa e, con molta fatica, si riuscì a recuperarli quasi tutti.

Vila Primavesi oggi

Oggi, il piano terra ospita la Galleria Primavesi ed una caffetteria, situata in quello che originariamente fungeva da deposito tecnico della casa. I locali al primo piano sono stati convertiti in uffici e stanze d’hotel e la mansarda è adibita ad appartamenti. Le visite guidate (in ceco, inglese e tedesco) sono organizzate di norma durante il weekend, previo appuntamento.

Nel frattempo, si possono ammirare le bellezze della villa guardando questo servizio di Česká televize (è vecchiotto e rigorosamente in ceco, ma rende l’idea molto bene).

Leggi anche Patrimoni Unesco cechi: Olomouc 


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Marci Muchomůrka
Marci Muchomůrka
La papessa | Ameba cittadina del mondo. Proviene dalla città eterna ma sogna di stabilirsi in Kyrgyzstan per aprire un import-export di olivello spinoso. Prima di trapiantarsi a Praga ha fatto l'interrail dei luoghi più piovosi d'Europa, che comincia in Irlanda, passa dai Carpazi e finisce a Udine. Nel frattempo, per Italia Praga One Way scrive di temi e luoghi che non interessano a nessuno, ricevendone come guiderdone 1L di succo di zenzero e curcuma ogni mese.
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