2.6 C
Praga
TM Ads

IVA sulla birra: a maggio triplica, ma non come pensate voi

Date:

Share:

- FM Ads -

L’IVA sulla birra nella Repubblica Ceca cambierà dal 1° maggio o, meglio, triplicherà a modo suo: per alcuni sarà al 10%, per altri al 15% per altri ancora si arriverà al 21%.

Ciò che farà variare l’IVA sulla birra sarà il luogo di consumo. Questo gran volteggiare di percentuali ha già causato una tempesta sui social: già è stato pubblicato un grafico su Facebook che mostra il cambiare dell’IVA a seconda di 9 distinte situazioni. Il ministero delle Finanze afferma che i cambiamenti sono in realtà molto semplici. Vediamoli allora.

  • L’IVA ridotta al 10% verrà applicata alla birra alla spina consumata in un ristorante.
  • L’IVA standard al 21% continuerà ad essere applicata alla birra in bottiglia e lattina e alla birra alla spina consumata “non-nei-ristoranti”.
  • Le bevande analcoliche, compresa la birra analcolica, hanno l’IVA al 15%. Ma anche se vai con una brocca (džbán) al ristorante e te la fai riempire di birra per portartela via paghi il 15%.

Ora due domande sorgono spontanee:

- TM Ads -

1. Chi è che va al ristorante con una brocca per farsela riempire di birra e portarsela via?

Non ci è mai capitato di vederlo, ma fuori Praga questa cosa la si fa. Anche perché, senza nulla togliere all’ottusità del ministro Schillerová, se la legge è modificata così (alzando l’IVA in un certo numero di casi) vuol dire che lo Stato alla fine incassa.

Comunque, già i cechi hanno pensato di andare in un ristorante, ordinare dieci birre alla spina e versarle in una brocca da 5 litri per risparmiare il 5 per cento di IVA. Che poi: se l’oste spina un litro in una brocca, chi lo costringe a registrarlo in questa forma invece di segnare di 2 půllitry? Se registra 2 půllitry sempre un litro di birra ha venduto ma paga il 5% di IVA in meno!

Insomma, non oso pensare cosa sarebbe successo se questa idea fosse venuta a Di Maio.

2. Che cos’è che qualifica uno spazio come “non ristorante”?

Perché nella normativa ceca si parla di “restaurace”; quindi se nel tuo locale non sfami gli avventori, a rigor di logica, l’IVA ti sale al 21%. Se così fosse, tenendo conto del gran numero di pivnice (posti in cui si beve e basta), la nuova normativa, per le casse statali, avrebbe del gran tatticismo.

Qui a far chiarezza è intervenuto direttamente il ministero:

La distinzione tra un ristorante e un “non ristorante” è da riferirsi alla fornitura di un servizio o la semplice consegna di merci. 

Quindi no, la parola “restaurace” non è ben chiaro perché sia lì (ma qui ci tengo a sottolineare che la Schillerová non è un fulmine).

In soldoni se il cameriere ti porta la birra al tavolo in cui sei seduto, questa birra ha l’IVA al 10% e poco importa che nel locale si possa mangiare al massimo un pacchetto di bagigi del 1984 (stando così le cose LA ŠPELUNKA È SALVA!).

Se invece tu vai dallo spinante, gli chiedi la birra e gliela paghi a pronta mano per poi portartela al tavolo (tipo a un festival, o ai concerti, o ai vecchi Riegrovy sady), l‘IVA sulla birra salta su al 21%. Insomma, anche se non gli devi lasciare la mancia, devi comunque perderci più soldi.

Ad ora la capiamo così. Cambiasse qualcosa ve lo diremo!

(aggiornamento: per ora l’ha risolta il covid)


Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato su cosa succede a Praga e in Repubblica Ceca, metti Mi Piace sulla nostra pagina Facebook “Italia Praga one way” e aggiungimi agli amici.
Non dimenticare di seguire anche il nostro canale Instagram.
Hai domande da farci? Iscriviti al gruppo ufficiale “Italiani in Repubblica Ceca”.

- FM Ads -
Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
FM Ads

━ more like this

A Praga un novembre di grandi eventi con l’Istituto Italiano di Cultura

L’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Praga propone per il mese di novembre un programma ricco di grandi eventi, con un focus speciale dedicato...

Comunicato IIC: L’Italia che veste il cinema internazionale in mostra all’IIC di Praga

Fino al 18 gennaio 2025, la Cappella barocca e la Sala capitolare dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC) ospitano “Fotogrammi di moda italiana:...

CIDIM – IIC di Praga: il 24.10 si conclude a Praga il tour internazionale del duo Cardaropoli – Ferro

Dal Marocco alla Francia, dalla Spagna alla Bulgaria, dalla Polonia alla Repubblica Ceca: si conclude a Praga il lunghissimo tour internazionale del duo composto...

Al via la 24a Settimana della lingua italiana nel mondo

24a Settimana della lingua italiana nel mondo: nella Repubblica Ceca cinema, letteratura, arte e teatro con l'Istituto Italiano di Cultura Praga, 14 ottobre 2024. Prende...

In mostra a Praga “All I need is” di Matteo Attruia – XX Giornata del Contemporaneo

In mostra a Praga “All I need is” di Matteo Attruia, all’Istituto Italiano di Cultura nell’ambito della XX Giornata del Contemporaneo Praga, 9 ottobre 2024....

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.