Presentiamo qui alcune numerose delle novità fiscali per il 2021, forniteci da Savino & Partners. Oggi parliamo di immobili e capitali.
Immobili
Posticipo del termine per la presentazione della patrimoniale
Il 7 gennaio il MFČR ha comunicato di avere decretato una diversa scadenza per la presentazione delle dichiarazioni fiscali per tali imposte, che è posticipato per tutti i soggetti passivi. La decisione mira a limitare le visite personali negli uffici tributari e ai servizi postali in considerazione del perdurare dell’impatto della diffusione della pandemia Covid-19. La data di scadenza della presentazione della dichiarazione per l’imposta sugli immobili (daň z nemovitých věcí) è prorogata fino al 1 giugno, che resta anche il termine per il pagamento dell’imposta dovuta.
La posposizione vale anche per l’imposta stradale (silniční daň). Il termine per la presentazione slitta dal 1 febbraio al 1 aprile 2021, senza sanzioni per il ritardo. Anche l’obbligo di pagamento è rinviato al 1 aprile 2021 senza sanzioni.
Cancellazione dell’imposta indiretta sul trasferimento di beni immobili
È entrata in vigore nel settembre 2020 la legge che abolisce l’imposta sul trasferimento di beni immobili (pagata dall’acquirente con un’aliquota del 4%) con effetto retroattivo. A seguito dell’abolizione, l’imposta non è applicabile agli immobili il cui trasferimento è stato registrato nel registro catastale ceco a partire dal 1/12/2019, per il quale il termine per la presentazione di una dichiarazione dei redditi sul trasferimento di proprietà sarebbe stato il 31/3/2020 o successivamente. Se i contribuenti hanno pagato l’imposta di trasferimento su tali proprietà perché non a conoscenza della retroattività, possono presentare una domanda per il rimborso dell’imposta pagata.
Applicazione dell’IVA all’affitto di immobili
L’attuale legge sull’imposta sul valore aggiunto consente a un contribuente IVA di decidere se applicare l’imposta sul valore aggiunto alla locazione di qualsiasi bene immobile in relazione alla locazione di altri contribuenti dell’imposta sul valore aggiunto per svolgere le loro attività economiche. Dal 1 ° gennaio 2021, questa opzione è limitata solo ad alcune tipologie di immobili, tra cui i locali destinati ad abitazioni permanenti.
Estensione del periodo di possesso per l’esenzione dalla tassazione delle plusvalenze sulla cessione di immobili
Dal nuovo anno il periodo di possesso che esenta la tassazione delle plusvalenze da cessione di beni immobili verrà esteso da 5 a 10 anni. La nuova norma sarà efficace per gli immobili acquisiti dopo il 1 gennaio 2021. Resta fermo il limite per la cessione delle proprie abitazioni, fissato a 2 anni.
Oltre a ciò, i contribuenti (tutti) continueranno a poter richiedere le detrazioni degli interessi pagati sui mutui immobiliari come detrazione d’imposta anche nel 2021, sebbene il massimale sia stato ridotto dal 1 gennaio 2021 da 300.000 CZK originali a 150.000 CZK. Il limite di 300.000 CZK continuerà ad applicarsi unità immobiliari acquisite prima di questa data, compreso il rifinanziamento successivo.
Modifiche alle norme per i metodi di stima degli immobili
I comuni avranno maggiore discrezionalità e potranno applicare un coefficiente di adeguamento dell’imposta sugli immobili in modo differente tra diverse zone del comune, per rispondere in modo più accurato alle singole specificità delle singole aree.
Oltre a questo, c’è il nuovo regolamento sui metodi di valutazione specifica le regole per la determinazione del prezzo abituale di immobili e servizi. Questo regolamento ora consente, in alcuni casi, la valutazione degli immobili tramite il valore di mercato. Contestualmente, per i periti che valutano gli immobili, viene introdotto l’obbligo di comparazione con il prezzo usuale e con il valore di mercato per determinare la stima definitiva.
Modifiche agli ammortamenti
Il pacchetto fiscale 2021 introduce le modifiche alle impostazioni sulle immobilizzazioni (nehmotný majetek). Nella legge sull’imposta sul reddito è stata cancellata la categoria delle attività immateriali e i contribuenti potranno fiscalizzare i costi relativi alle attività immateriali a lungo termine, così come vengono applicate nella contabilità. Per i beni materiali, invece, il limite per l’integrale ammortamento fiscale viene aumentato dagli attuali 40.000 CZK a 80.000 CZK. I beni operativi durevoli di prezzo entro gli 80 mila CZK possono quindi essere detratti come spesa una tantum in esercizio.
Ammortamento accelerato straordinario
Sono reintrodotti gli ammortamenti anticipati straordinari, già in vigore come misura di sostegno per la crisi del 2009 e 2010. Questi potranno essere applicati alle immobilizzazioni materiali acquisite nel 2020 e nel 2021. Si tratta di immobilizzazioni materiali comprese nel primo e nel secondo gruppo di ammortamento.
- Le attività nel primo gruppo di ammortamento (Macchine e computer per ufficio, strumenti) possono essere ammortizzate in 12 mesi, invece degli attuali 3 anni.
- Le attività nel secondo gruppo di ammortamento (Motori, autoveicoli, macchine, apparecchiature audiovisive) in 24 mesi, invece che negli attuali 5 anni.
Nei primi 12 mesi il contribuente potrà ammortizzare i beni materiali fino al 60% del prezzo di acquisto.
Riporto delle perdite fiscali – Tax loss carry back
Dal luglio 2020 è stata introdotta un’opzione per riportare le perdite fiscali fino a due anni prima del periodo fiscale in cui è stata realizzata la perdita fiscale, fino all’importo totale di 30 milioni di CZK per entrambi i periodi. Lo scopo è quello di aiutare le aziende in crisi di liquidità causa COVID, ma non è previsto un termine. Attualmente, la perdita fiscale riportata a nuovo resta al livello di cinque periodi d’imposta successivi. Ad esempio, una perdita fiscale ottenuta nel 2020 può essere utilizzata in qualsiasi periodo fiscale fino al 2025 e nel 2018 e 2019 presentando dichiarazioni fiscali aggiuntive. Il pagamento delle tasse in eccesso viene rimborsato.
Periodi aperti per la verifica fiscale
In generale, l’imposta non può essere accertata tre anni dopo la data in cui è sorto l’obbligo fiscale o l’obbligo di presentare una dichiarazione dei redditi. Il periodo di prescrizione è prorogato di altri cinque anni se il contribuente ha una perdita fiscale, indipendentemente dal fatto che sia utilizzata o meno. Se si utilizza il meccanismo del riporto delle perdite, il periodo di prescrizione aumenta di altri cinque anni. Se il contribuente decide di non utilizzare retroattivamente la perdita fiscale, il periodo di prescrizione rimane uguale (ovvero tre anni).
Con il 2020 si introduce la facoltà di rinunciare al diritto di utilizzare la perdita fiscale per il futuro. In questo modo si evita l’estensione da tre ad otto anni del periodo di accertamento e verifica.
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