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I passi da fare per diventare liberi professionisti in Repubblica Ceca

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Aprire un’attività in Repubblica Ceca: come aprire il živnostenský list, alternativa alla partita IVA

Se avete deciso di diventare liberi professionisti (OSVČ) o di avviare un’attività in proprio sul territorio della Repubblica Ceca, esattamente come in qualsiasi altra parte del mondo, è necessario ottenere una serie di documenti ufficiali.

Ricordate che se volete diventare liberi professionisti, dovete camminare con le vostre gambe. Anche in termini di conoscenza della lingua. Se volete un aiuto diretto per avviare la vostra attività di liberi professionisti, ci sentiamo di consigliarvi Savino & partners.

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I passi da seguire per aprire il živnostenský list

Oggi cominciamo spiegando come è possibile ottenere un živnostenský list (ŽL), equivalente al foglio di artigiano italiano.

Le registrazioni si effettuano negli uffici adibiti alle libere professioni (živnostenské uřadyČSSZ, equivale al nostro INPS – qui l’elenco), per esperienza vi consigliamo quello all’angolo tra Náměstí Míru e via Jugoslavská. Già qui abbiamo un primo elemento positivo. Sebbene nella vostra attività di libero professionista siate comunque soggetti all’ufficio della zona in cui vivete (Praga 1, 2, 14 ecc.) potete registrarvi dove volete, e l’ufficio che vi abbiamo indoicato ha ampi orari di apertura e il personale abbastanza probabilmente parla inglese. A questo punto, dovete avere con voi il seguente materiale:

  • 1.000 corone (l’unica cosa davvero fondamentale)
  • la carta di identità
  • il certificato penale
  • il contratto di affitto nella ČR

Una volta all’ufficio, dovete riempire il formulario di richiesta di iscrizione all’albo, segnando quali attività intendete svolgere (sono 78 in tutto e potete farvi aiutare dall’impiegato innanzi a voi) e dove intendete svolgerle (sede della società o indirizzo di casa).

Dovete spiegare se intendete svolgere la vostra professione come attività principale o come secondo lavoro. Inoltre dovete dire quando avete intenzione di avviare l’attività. Nulla vi vieta di presentarvi ad aprile e dire che volete iniziare a giugno, ad esempio. Allo stesso modo potete chiedere, successivamente, di bloccare il ŽL.

Oltre a questo presentate la documentazione e calate il litr (slang ceco, 1.000 corone)

Fatto questo, l’ufficio vi farà sapere a mezzo lettera, tra i 5 e i 20 giorni, se la vostra richiesta è ammessa. In caso positivo, la lettera sarà in ceco e conterrà il vostro IČO (numero identificativo) e in casi particolari, anche il vostro DIČ (numero fiscale). Questi due dati, uniti al vostro indirizzo e ai vostri dati bancari, dovranno sempre comparire sulle fatture che emetterete.

Se volete un aiuto diretto per avviare la vostra attività di liberi professionisti, ci sentiamo di consigliarvi Savino & partners

Savino & partnersNon serve la partita IVA per diventare liberi professionisti

Colpo gobbo, nella ČR diventare liberi professionisti non comporta l’apertura di una partita IVA. Questa infatti è destinata solo a chi fattura più di 750.000 corone l’anno (28.000 euro). Per aprire la partita IVA, guarda qui.

Una volta ottenuto il documento di artigiano e l’IČO, dovete registrarvi alla VZP, compagnia assicurativa di stato. Grandi code e pochi problemi. Anche in questo caso potete registrarvi dove volete, presentare la documentazione sopra elencata, a cui si aggiunge il vostro ŽL e si toglie il litr (non serve pagare).

A questo punto, fate molta attenzione a quello che vi arriverà a casa per posta. L’amministrazione statale di uno stato UE infatti può infatti inviarvi lettere scritte esclusivamente nella lingua ufficiale dello stato in questione. Nel nostro caso, in ceco (e in ceco sono anche la maggior parte dei link esterni di questo articolo).

Vi arriveranno infatti le lettere in cui vi sarà spiegato come e quali tasse mensili dovete pagare. Nella maggior parte dei casi le tasse sono due, Pojstka (assicurazione) per la VZP e la Sociálka (una specie di fondo pensione) per la ČSSZ.

Nel caso sia la vostra attività principale:

  • Per il primo anno (aggiornato al 2016) la Pojstka costa 1.823 corone al mese, la lettera vi fornirà il conto corrente a cui spedirle, il simbolo variabile e il simbolo costante. Da pagare entro l’8 del mese.
  • Per il primo anno (aggiornato al 2016) la Sociálka costa 1.943 corone al mese, la lettera vi fornirà il conto corrente a cui spedirle, il simbolo variabile e il simbolo costante per i pagamenti. La lettera con questi dati vi fornirà anche il DIČ, se non lo avete già ottenuto. Da pagare entro il 20 del mese.

Oltre a questo, a marzo, quando presentate la dichiarazione dei redditi, dovrete presentare due documenti di attestazione del vostro fatturato annuo, uno per la VZP e uno per la ČSSZ. Sulla base del fatturato la tariffa mensile per la VZP potrà variare un po’, quella per la ČSSZ invece potrebbe aumentare.

Questo si ricollega al discorso che abbiamo fatto nell’articolo sulla tassazione, vale a dire che, come persone fisiche dovete versare al fisco il 15% del vostro fatturato annuale. Questo comporta, inoltre, che dovrete pagare la differenza che non avete pagato il primo anno.

***A occhio, lo spartiacque sembra essere 300.000 corone (se lavorate tutto l’anno), che producono una base imponibile di 45.000 corone***. In un anno infatti pagate 21.786 corone alla VZP e 23.816 di ČSSZ. Qualora il vostro fatturato sia superiore, dopo aver dichiarato i redditi dovrete pagare la differenza, e lo stesso vale dopo aver presentato la attestazione del fatturato annuo alla ČSSZ. Se invece avete fatturato meno, ricevete un indennizzo.

Dopodiché, la vostra Sociálka per l’anno successivo verrà ricalcolata per avvicinarla all’imponibile dell’anno precedente. Non può essere tutta via un valore inferiore alle 1.943 corone mensili, ma se avete un fatturato alto, può essere elevata anche di 2.000 corone al mese. La Poijstka viene ricalcolata, ma le variazioni sono dell’ordine di 30 corone.

note:


  • ***Lo scorso anno ho lavorato con ŽL per soli 7 mesi, il discorso è basato sulla mia osservazione empirica in base a quanto è accaduto in sede di dichiarazione dei redditi.***
  • Oltre a questo ricordiamo che l’articolo è scritto sulla base della legislazione del 2016, quindi i dati riportati, soprattutto gli importi di Pojstka e Sociálka, possono variare.
  • Il Živnostenský list può essere utilizzato come documentazione quando chiedete il permesso di soggiorno in Repubblica Ceca.

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Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
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3 Commenti

    • Grazie per la segnalazione, ho inserito nell’articolo il link a come ottenere certificato penale in repubblica ceca, così capisci come ottenerlo direttamente da qui
      Dopodiché, l’unica cosa che ti serve in ceco è il contratto di affito, la cartà di identità è quella.
      Per il resto, è davvero facile… sono loro che vogliono aver soldi da te, quindi deve essere facile 🙂

  1. in effetti non è cosi semplice…
    ero interessato a trasferirmi in repubblica ceca e lavorare come libero professionista.
    a livello generale mi sembra di capire che la tassazione complessiva si aggiri sul 30% del salario lordo (15% sull’imponibile, ossia 60% del fatturato, quindi 9% del totale, più circa 25-30% di fondo pensione sempre sul solo imponibile). è corretto?
    il 30%, considerato che il fondo pensione praticamente è a fondo perso, non è poco…
    vale davvero la pena lavorare come self employed in rep ceca?

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