Quo vadis
È il suo lavoro più vecchio tra quelli ancora accessibili al pubblico, ma paradossalmente anche uno dei più difficili da scovare. Quo vadis risale al 1990, al momento si trova nel giardino dell’ambasciata tedesca di Praga. Si può vedere dal parco Petřín da dietro il cancello dell’edificio.
Si può accedere al parco da Vlašská, la strada di fronte la chiesa di Karel Boromejský. Da lì troverete un sentiero con vista sul giardino dell’ambasciata.
Quo vadis raffigura un’auto Trabant della Germania dell’est ed è stata la prima opera di Černý a riscuotere attenzione anche dall’estero. È una statua che vuole commemorare i tedeschi della Germania dell’est che nell’autunno dell’89 si recarono in quella che allora era l’ambasciata della Germania ovest per tentare di fuggire dal blocco dell’est.
L’opera originale si trova al Forum di storia contemporanea di Leipzig, mentre quella a Praga è un calco di bronzo che si trova nell’ambasciata dall’autunno 2001.
Pink Tank
Al momento Pink Tank si trova al Museo Militare del comune di Lešany, anche se occasionalmente è stato esposto anche nella capitale (l’ultima volta nel 2011).
L’opera nasce però a Praga 5, in piazza Kinských. Lì infatti era poggiato sopra un piedistallo di pietra il carrarmato IS-2 No. 23, in memoria della liberazione della città da parte delle armate sovietiche alla fine del secondo conflitto mondiale.
Il 28 aprile 1991 Černý decise di dipingere il monumento di rosa di nascosto. Ciò provocò un vero e proprio scandalo: l’artista venne arrestato per vandalismo, il carrarmato venne spostato dalla piazza e il piedistallo dove poggiava fu distrutto.
Torzo invazního tanku
I carri armati non hanno abbandonato del tutto piazza Kinských! Il 21 settembre 2018, durante il 50mo anniversario dell’invasione del Patto di Varsavia, è stata montata una riproduzione di un carrarmato sovietico che sembra sbucare dal terreno.
Torzo invazního tanku (“Il busto del carrarmato”) doveva consistere in un’installazione temporanea, ma è finito per rimanere.
Questo carrarmato è di colore verde con una striscia bianca, simile a quelli usati durante l’invasione del 1968. Una sua versione in rosa è apparsa brevemente nella piazza in occasione del 40mo anniversario dell’invasione nel 2008.