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Repubblica Ceca: tutti i ministri del nuovo Governo Fiala

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La composizione del neo insediato Governo Fiala, che guiderà la Repubblica Ceca per i prossimi quattro anni.

Dopo oltre due mesi dalle elezioni in Repubblica Ceca, il presidente Zeman ha nominato i nuovi ministri del nuovo Governo Fiala.

Se volete vedere che faccia hanno i ministri senza mascherina, guardate wikipedia.

Petr Fiala – Premier

Politologo e professore di scienze politiche, Petr Fiala è anche presidente del partito democratico civico (ODS). È un deputato dal 2011 ed  è stato ministro dell’Istruzione nel biennio 2012-2013. Čt24 valuta positivamente il suo operato da ministro. Dal 2017 al 2021 è stato Vice Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2013, Fiala ha rifiutato di partecipare al governo di transizione di Jiří Rusnok perché non era d’accordo con il metodo della sua costituzione. Ha annunciato la sua candidatura a presidente dell’ODS nel dicembre 2013. In quel periodo l’ODS stava passando una fase molto critica dovuta agli scandali di corruzione che avevano fatto cadere il governo Nečas – alle politiche del 2013 ha raccolto solo il 7%. Fiala è autore di più di 200 studi che riguardano Unione Europea, Internazionale Europea, estremismo politico e radicalismo nella Repubblica Ceca, cattolicesimo e politica.

Ministri in quota ODS (6)

Zbyněk Stanjura – Ministro delle finanze

Primo vicepresidente dell’ODS, ha studiato ingegneria elettrica all’Università tecnologica di Brno. Ha ricoperto la carica di ministro dei Trasporti nel governo di Nečas per sei mesi, prima di essere membro del Consiglio regionale della Moravia-Slesia (2000–2011) e sindaco di Opava (2002–2010). Durante il suo incarico presso il ministero dei Trasporti, gli esperti hanno valutato positivamente lo sforzo per risolvere la transazione immobiliare di České dráhy con l’Amministrazione delle Infrastrutture Ferroviarie, la cui preparazione, tuttavia, è rimasta solo all’inizio. Stanjura, d’altra parte, ha ricevuto critiche per aver tentato di assegnare a Regiojet un contratto per la gestione di 15 anni della linea da Ostrava-Opava-Olomouc senza una gara d’appalto. Stanjura è un critico della politica economica del governo uscente. Ritiene che gli elevati passivi registrati negli ultimi anni nel debito pubblico) siano una delle cause dell’aumento dell’inflazione e prevede di affrontarli intervenendo sulla spesa statale. Contrario all’aumento dell’Iva e intende abolire il registro elettronico delle vendite (gli EET).

Jana Černochová – ministro della Difesa

Sindaco di Praga 2 tra il 2006 e il 2010. Ha presieduto la commissione Difesa alla Camera dei Deputati. È stata anche l’autrice di un disegno di legge che ptroponeva di portare la spesa per la difesa al due per cento del PIL, secondo le linee NATO.

Pavel Blažek – ministro della Giustizia

È avvocato dal 1996. È stato membro dei consigli comunali di Brno-střed e Brno. Nel 2012-2013 è stato ministro della Giustizia nel governo di Petr Nečas.È stato al centro di alcuni scandali di corruzione, dai quali è uscito assolto per mancanza di prove.

Martin Kupka – ministro dei Trasporti

Vicepresidente dell’ODS e sindaco di Líbeznice, vicino a Praga, ha studiato giornalismo e comunicazione di massa. In passato, ha lavorato presso Český Rozhlas come moderatore ed editore, è stato portavoce del Comune di Praga, della Regione della Boemia centrale, del ministero dei Trasporti. Ha ricoperto, tra l’altro, la carica di vicepresidente della Commissione per la Pubblica amministrazione e lo sviluppo regionale alla Camera. Si è concentrato sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione.

Martin Baxa – ministro della Cultura

Vicepresidente dell’ODS e sindaco di Plzeň, ha studiato pedagogia. È entrato a far parte dell’ODS nel 1999. Nel 2010, l’allora 35enne Baxa è diventato il sindaco più giovane nella storia di Plzeň. Durante il suo mandato, la città è stata nominata Capitale europea della cultura. Per il suo mandato ha individuato come priorità la promozione della cultura viva, ma anche temi storici, come quelli legati ai regimi totalitari.

Ministri in quota alla KDU-ČSL (3)

Marian Jurečka – ministro del Lavoro e degli affari sociali

Presidente della KDU-ČSL e membro del Consiglio regionale di Olomouc, ha studiato medicina fitosanitaria. Nel gennaio 2014 è stato nominato ministro dell’agricoltura nel governo di Bohuslav Sobotka (ČSSD), ed è rimasto in carica fino a dicembre 2017. Secondo Jurečka è importante concentrarsi sui bisogni della gente, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di alloggi, la costruzione di infrastrutture di trasporto o il sistema pensionistico.

Anna Hubáčková – ministro dell’ambiente

Negli anni ’90 è stata a capo del dipartimento ambientale dell’ufficio distrettuale di Hodonín e dal 2000 ha guidato lo stesso istituto per la regione della Moravia meridionale. Rappresenta il distretto di Hodonín al Senato dal 2016.

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Zdeněk Nekula – ministro dell’agricoltura

Ex capo del Fondo agricolo e forestale di sostegno e garanzia. Nel 2012-2016 è stato rappresentante al senato per la Regione della Moravia meridionale. Considera prioritario l’utilizzo delle moderne tecnologie in agricoltura, la cosiddetta “agricoltura di precisione”. Intende ridurre la carbon footprint del cibo riducendo il chilometraggio delle materie prime da produttore a consumatore. 

Ministri in quota a TOP 09 (2)

Vlastimil Válek – ministro della Salute, Vicepremier

Vicepresidente di TOP 09, si è concentrato sul collegamento tra scienza e pratica medica in qualità di presidente della sottocommissione della Camera per l’attuazione di nuove procedure di trattamento ed esame. Ovviamente ha presentato aspre critiche contro le azioni del governo uscente durante la pandemia. Al momento della sua candidatura a ministro della Salute, Vlastimil Válek ha sottolineato di aver rifiutato la vaccinazione completa contro il covid-19. Al contrario, ha descritto il rafforzamento delle capacità dei test della PCR come essenziale nella gestione della pandemia.

Helena Langšádlová – ministro per la Scienza, la ricerca e l’innovazione

Ex sindaco di Černošice. Prima del 1989, ha lavorato nel dipartimento delle costruzioni e della pianificazione territoriale come tecnico edile, poi dal 1990 al 1998 è stata proprietaria di una pensione. Negli anni 1998-2006 è stata sindaco e poi per quattro anni vicesindaco di Černošice. Dopo il 2000 e stata membro del Consiglio regionale della Boemia centrale. Fino al 2009 è stata membro della KDU-ČSL, poi è entrata in TOP 09. Nell’ambito delle sue attività politiche, si concentra, ad esempio, sul completamento della centrale nucleare di Dukovany, dove ha sostenuto l’esclusione delle candidature di Russia e Cina.

Ministri in quota a STAN (4)

Vít Rakušan – ministro dell’Interno, primo vicepremier

Il presidente del movimento STAN ha studiato storia e germanistica all’Università della Boemia meridionale a České Budějovice. Ha insegnato tedesco al liceo di Kutná Hora. In seguito divenne sindaco di Kolín per otto anni. Ha fatto parte della commissione per gli Affari esteri e la sicurezza della Camera dei deputati e ha anche presieduto la commissione permanente sull’intelligence militare. Ha richiamato l’attenzione sull’influenza della Cina e della Russia sulla politica ceca. Secondo Rakušan la Cina usa la Repubblica Ceca non solo come strumento di propaganda, ma anche a fini di spionaggio industriale. In qualità di ministro dell’Interno, vuole concentrarsi sulla modifica della legislazione sulla gestione delle crisi in modo che risponda meglio ai nuovi tipi di minacce: pandemie, blackout o terrorismo.

Jozef Síkela – ministro dell’Industria e del Commercio

Proviene da una famiglia slovacco-ungherese e ha chiesto la cittadinanza ceca durante la divisione della Cecoslovacchia. Lavora in ambito bancario da oltre trent’anni. In qualità di membro del consiglio di amministrazione del gruppo bancario austriaco Erste Group, è stato responsabile del corporate banking e dei mercati. In precedenza, ha lavorato come capo di Slovenská spořitelna, della banca Estre Ukrajina e di Česká spořitelna.

Mikuláš Bek – Ministro degli affari europei

Senatore ed ex rettore dell’Università Masaryk di Brno nel periodo 2011-2019. È assurto alle cronache suo malgrado quando il presidente Miloš Zeman non ha voluto invitarlo alle tradizionali celebrazioni del 28 ottobre al Castello di Praga.

Petr Gazdík – Ministro dell’Istruzione

Co-fondatore del movimento STAN, nel 2009-2014 e 2016-2019 ne è stato presidente. Dal dicembre 2013 all’ottobre 2017 è stato vicepresidente della Camera dei Deputati, ed è stato anche Consigliere Regionale. Gazdík sostiene l’abolizione degli esami di maturità statali nella loro forma attuale. Vuole anche puntare su una maggiore connessione tra educazione e pratica, sulla semplificazione della possibilità di trasferire gli studenti della scuola secondaria tra diversi tipi di scuole e sulla creazione di politecnici regionali con un focus professionale. Vorrebbe mantenere gli stipendi degli insegnanti al 130 percento dello stipendio medio.

Ministri in quota ai Pirati (3)

Ivan Bartoš – ministro per lo Sviluppo regionale e la digitalizzazione, vicepremier per la digitalizzazione

Bartoš ha studiato scienze dell’informazione e biblioteconomia e ha continuato i suoi studi come studente di dottorato interno specializzato in modelli di database, sistemi di database e servizi di informazione su Internet. Ha lavorato per aziende ceche e straniere come specialista di tecnologia dell’informazione. Nel 2009 è stato co-fondatore dei Pirati, formazione che attualmente guida da oltre otto anni. Sotto la sua guida, il partito ha ottenuto rappresentanti in entrambe le camere del parlamento e nel Parlamento europeo. In passato, Bartoš ha affrontato critiche per i suoi atteggiamenti passati, ad esempio quando ha ammesso, che nel referendum sull’adesione della Repubblica Ceca all’UE, ha votato contro e non era nemmeno d’accordo con l’adesione della Repubblica Ceca alla NATO. Tuttavia, il partito che guida ora è europeista e non mette nemmeno in discussione l’adesione alla NATO.

Jan Lipavský – ministro degli Esteri

In precedenza ha lavorato come analista e project manager nel campo delle tecnologie dell’informazione nel settore bancario. Ha studiato studi territoriali internazionali presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Karlova. È stato vicepresidente della commissione per la Difesa della Camera e della Commissione per gli Esteri. Nella scorsa legislatura è stato uno degli autori degli emendamenti alla cosiddetta Legge Dukovany, che sancivano l’esclusione di società russe e cinesi dalla gara per l’ampliamento di Dukovany. Fu uno degli avversari più attivi della partnership russa.  Zeman aveva precedentemente dichiarato di non voler nominare Lipavský ministro, adducendo la presunta mancanza di qualifiche di Lipavský o le sue posizioni fredde su Israele e V4.

Michal Šalomoun – ministro della Legislazione (ministero nuovo)

È specializzato in diritto d’autore. Ha collaborato con i Pirati, ad esempio, nella controversia sui cosiddetti amministratori collettivi del copyright, e ha rappresentato il Partito in procedimenti penali riguardanti accuse relative al funzionamento del sito Web della serie Watch.

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Tiziano Marasco
Tiziano Marascohttps://www.tizianomarasco.com
Il Vojvoda | Friulano di nascita, parla 9 lingue e scrive in 4 alfabeti. Ha studiato metallistica all'università di Hedlund e seguito le lezioni del professor Krull. Alimenta la fiamma di Trockij, si è stabilito a Praga nel 2011. All'epoca stava fuggedo dalla Russia, dove aveva tentato di sabotare la rielezione di Putin. Riparato a Vienna ha provato a convincere gli austriaci a riprendere le loro terre, stabilendo però il parlamento al Karlmarxhof. Fallito anche questo tentativo, si è stabilito a Praga dove lo aveva invitato il suo amico Egon Bondy. Potete trovarlo a Žižkov travestito da Major Zeman. Per italia praga one way fa il favellatore di lingua ceca e riceve mezzo chilo di halušky al mese (con la bryndza e la slanina, mica quelli coi crauti).
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