All’estremità occidentale dell’isola più grande di Praga, Štvanice, sorge l’edificio in stile Art Nouveau della centrale idroelettrica.
Si tratta di un un monumento tecnico, progettato dall’architetto Alois Dlabač e costruito dalla ditta di Plzeň “Müller a Kapsa”, degli ingegneri Antonín Müller e Vojtěch Kapsa. Dal 2002 è monumento culturale protetto.
La centrale idroelettrica dell’isola di Štvanice risale al 1912–1914 e faceva parte della rete delle piccole centrali idroelettriche (MVE – Malé Vodní Elektrárny) costruite sulla Vltava dalla fine del XIX secolo, per fornire energia alle famiglie ed illuminare la città.
L’edificio rappresenta una delle prime strutture in cemento armato di Praga ed il suo stile architettonico si inserisce nell’Art Nouveau. La facciata è orientata ad ovest, la torre quadrata è alta 22 metri e termina con una cupola.
Originariamente, tre turbine Francis prodotte dalla Českomoravská-Kolben operavano nella centrale (le stesse turbine usate nelle centrali idroelettriche Hučák di Hradec Králové e Les Království).
L’equipaggiamento tecnico, che comprendeva anche ingranaggi in legno, durò fino al 1972, quando l’usura ed alcuni difetti irreparabili ne compromisero il corretto funzionamento. Nel 1973 la centrale di Štvanice venne chiusa ed i canali di alimentazione furono cementati.
Ricostruzione e ripristino della centrale idroelettrica
Tra il 1984 ed il 1987 si ricostruì la centrale e la sua rimessa in funzione avvenne alla fine del 1988. Durante i lavori si notò che le fondamenta dell’edificio erano poste solo su pali di legno e ghiaia ed ovviamente ciò non sarebbe durato in eterno. Quindi si procedette con la sostituzione dei pali con una struttura in cemento fissata in fondo allo strato roccioso. Inoltre, le turbine Francis furono rimosse per dare spazio a tre nuove turbine Kaplan.
Curiosità: una parte di una turbina Francis venne salvata e riparata ed oggi la si può trovare nel parchetto dietro l’edificio della centrale. L’installazione è stata progettata dall’ingegnere Tomáš Šenberger, che ha avuto l’idea di posizionare la parte della turbina su un piedistallo e renderla un pezzo d’arte.
La ricostruzione non coinvolse solo l’edificio della centrale idroelettrica. A destra delle chiuse dell’isola venne creato anche un canale sportivo per lo slalom acquatico, che però non è mai stato usato, a beneficio di quello di Troja.
L’edificio ha subito un’altra ricostruzione dopo le inondazioni del 2002.
L’accesso alla struttura non è permesso, ma la si può ammirare da fuori passeggiando nel parco dell’isola, da entrambi i lungofiume, oppure dal ponte di Štefánik (Štefánikův most).
Se volete andare sull’isola di Štvanice, controllate lo stato dei lavori al ponte tra Karlín e Holešovice
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