Di Saša Danielů
editing – il Vojvoda
Tante volte arrivano sul gruppo Italiani in Repubblica Ceca richieste di persone che vorrebbero aprire attività commerciali in Repubblica Ceca. Il più delle volte hanno poche idee, ma ottimamente confuse.
Questi articoli nascono proprio allo scopo di fare un po’ di chiarezza per chi volesse fare business in Repubblica Ceca.
Premessa: per chi vuole avviare un’attività da semplice libero professionista abbiamo già scritto articoli dedicati.
In questa nuova puntata partiamo da dove avevamo chiuso il terzo articolo, ovvero da chi gestisce un e-shop o comunque ha un’attività legata alle spedizioni. Un’attività, insomma che ti costringe ad aver fare con dei corrieri, che non sono dipendenti tuoi, ma sono comunque problematici.
Se lavorerai con corrieri, preparati ad un piccolo calvario: sono carissimi e menefreghisti. Già riuscire a farsi fare un preventivo è una vittoria. Qui non consiglio nessuno, fanno tutti schifo uguale, ma se devi utilizzarli per forza, devi ingoiare ed il primo che si degna di farti un preventivo, vai per quello, perché non è detto che tu possa avere una seconda chance.
In alternativa usa ecoparcel.eu che si appoggia a GLS, fa schifo uguale, devi pagare di volta in volta, ma almeno costa un po’ meno di PPL, DHL, DPD, UPS e ladri vari ed eventuali.
Se avrai dipendenti tuoi, i problemi sono diversi. Tralasciamo che il tipo di lavoratore varia molto a seconda di età e zona in cui vive. Partiamo invece dal presupposto che la Repubblica Ceca ha il tasso di disoccupazione più basso dell’UE, quindi tutti sono alla ricerca di dipendenti. Se li tratti male, stanno poco a sfancularti e andare da un altro. Perché sì, i di
Bassa disoccupazione si traduce inoltre in aumento progressivo e costante degli stipendi. Quindi toglietevi dalla testa l’idea di arrivare e pagare la gente con 500 euro al mese. Con quest’aspettativa puntate su Prešov o Košice, che però non stanno qui, ma in Slovacchia vicino al confine ucraino e non è detto che vi vada bene. Se mai vi interessasse, comunque, in questo articolo parliamo delle cattive condizioni che i dipendenti cechi devono sopportare. Potrebbe servire a capirne alcuni comportamenti.
Secondo noi di Italia Praga one way l’idea migliore per farsi aiutare col business in Repubblica Ceca è quella di consultare uno studio dedicato come Savino & partners.
Ad ogni modo, se un dipendente prende una busta paga da X Kč al mese, all’azienda costa circa 2 volte X.
Nella Repubblica Ceca, per pagare poco, si può puntare su un contatto part-time a brigáda. In questo modo puoi assumere gente che prende sì 300 euro al mese, ma per quei soldi figuratevi quanto gliene frega di lavorar bene. Puoi anche assumere lavoratori con contratto da libero professionista, e lì i risultati si vedono caso per caso.
Detto questo, molto probabilmente dovrai sovradimensionare il numero del personale. Quindi se secondo le tue stime per la tua attività servono 10 persone, vuol dire che te ne potrebbero servire 15-20. Soprattutto se parliamo di operai generici che stanno in malattia perché ubriachi ogni lunedì e venerdì, il martedì hanno mal di testa e vanno via prima, il giovedì.
Eh già, perché il tasso di disoccupazione basso rende la minaccia di licenziamento molto debole. “Mi mandi via? Sto poco a trovare un posto in cui mi trattano meglio”. Insomma, fate in modo che si trovino bene con voi e cercate di costruire un gruppo di dipendenti affiatato.
Certo, non è colpa vostra se adesso qui la disoccupazione è al 5% nelle aree “messe male” e al 2% in quelle “messe bene”. Ma smantellatevi dalla testa l’idea che i metodi italiani siano infinitamente migliori di quelli cechi. L’esperienza di Stramaccioni allo Sparta è lì a ricordarvelo. Idem, non pensate di venire qui e pagare due lire gente che poi vi penderà dalle labbra per il semplice fatto che gli regalate il parmigiano e gli date uno stipendio.
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Per informazioni più dettagliate potete consultare la Camera di commercio italo-ceca il ministero del Lavoro e il ministero dell’Industria e del Commercio ceco